Congiunzione (linguistica): differenze tra le versioni

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«Cosicché» e «per cui» subordinano.
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* '''disgiuntive''': uniscono due parole mettendole in alternativa escludendone una come ''o, oppure, altrimenti, ovvero''. Un'altra congiunzione disgiuntiva è ''ossia'', che può usarsi per indicare una scelta equipollente o una correzione,
:"Parla, ''o'' te ne pentirai!"
* '''avversative''': introducono un'opposizione come ''ma, tuttavia, però, pure, eppure, anzi, sì, nonostante, nondimeno, bensì, piuttosto, invece, mentre, se non chesennonché, al contrario, per altro, ciò nonostante''. Le congiunzioni ''sì'' e ''anzi'' sono ormai di uso raro e introducono più una coordinazione sostitutiva che un'avversativa,
:"Verrò a tavola con voi, ''tuttavia'' rispetterò il digiuno";
* '''conclusive''': introducono una conclusione come ''dunque, perciò, quindi, pertanto, allora, inoltre, eppure, insomma, ebbene, così''. Esistono inoltre le congiunzioni conclusive ''onde'' e ''sicché'' che si trovano meno spesso nell'uso parlato corrente,
:"Se A=B e B=C, ''allora'' A=C";
* '''dichiarative''' (o '''esplicative'''): introducono una spiegazione collegata a un'affermazione che le precede come ''infatti, difatti, invero, cioè, ossia, ovvero, vale a dire, in effetti, effettivamentein altre parole, in realtàaltri termini'',
:"È una splendida giornata, ''infatti'' splende il sole";
* '''correlative''': si usano in coppia tra due proposizioni e mettono in corrispondenza due elementi: ''e... e, o... o, né... né, sia... sia, non solo... ma anche, ora... ora, tanto... quanto, tale... quale, così... come, come... così, sia che... sia che''. Gli elementi introdotti sono quindi ''iterati'' (''sia... sia'') o ''variabili'' (''nonché ... non)'',