Ribelle - The Brave: differenze tra le versioni

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Dieci anni dopo Merida è una ragazza coraggiosa, ribelle e sognatrice ed è diventata sorella di tre pestiferi gemelli, Harris, Hubert e Hamish. È inoltre diventata un'arciera infallibile e porta sempre con sé l'arco regalatole dal padre quando era bambina.
 
Una sera Merida, tornata al castello dopo una giornata trascorsa sulle montagne, durante la cena, viene informata dalla madre che i tre lord dei clan MacGuffin, Macintosh e Dingwall, che suo padre governa, presenteranno ciascuno il loro primogenito come pretendente alla sua mano. Essi dovranno partecipare a dei giochi e il vincitore potrà fidanzarsi con Merida (secondo la tradizione del clan DunBroch). La ragazza è contrariata, ma sua madre non la ascolta e insiste che è suo dovere accettare la tradizione. Poco dopo nella stanza di Merida arriva anche Elinor che servendosi di una scacchiera narra alla figlia la leggenda di un antico regno. All'arrivo dei tre clan, dopo che quella che doveva essere la presentazione dei pretendenti si era trasformata in una vera e propria rissa, poi sedata dalla regina (offesa dal comportamento del marito e dei tre lord), Elinor annuncia l'apertura dei giochi. Quando la madre afferma che solo il primogenito delle famiglie nobili può gareggiare, Merida decide di partecipare per vincere la sua stessa mano. Poiché spetta a lei la scelta della disciplina in cui i pretendenti devono gareggiare, Merida sceglie il tiro con l'arco, disciplina nella quale ella solo eccelle, infatti anche i suoi pretendenti avevano gareggito ma dei tre solo il goffo primogenito del clan Dingwall, riesce a centrare il bersaglio, questo prima che Merida scenda in campo come primogenita del clan DunBroch centrando tutti i bersagli, umiliando i pretendenti e offendendo i capi dei clan e la madre. Durante il litigio che ne segue, mentre la madre cerca di far comprendere alla figlia che per colpa del suo orgoglio tutto il regno rischia di essere distrutto, Merida cerca inutilmente di far comprendere alla madre che il matrimonio non fa per lei, afferma che preferirebbe morire piuttosto che diventare come la madre, tagliando l'arazzo tessuto dalla regina, che rappresenta la loro famiglia. Questo gesto però fa infuriare la regina che accecata dalla rabbia prende l'arco della figlia e lo getta nel caminetto pretendendo che Merida si comporti come una principessa in quanto tale. Mentre la regina un attimo dopo si pente del suo gesto, Merida in preda al dolore fugge nella foresta assieme al suo cavallo Angus, dove vede apparire nuovamente i fuochi fatui dopo essere stata disarcionata dal suo compagno di avventure. Seguendoli, arriva nella bottega di una vecchia intagliatrice, che è in realtà una [[strega]]. Dopo un breve diverbio con quest'ultima (contraria ad aiutare la ragazza con la magia a causa dell'elevato numero di clienti insoddisfatti) Merida decide di comprare tutte le sculture della maga barattando il suo ciondolo, insieme ad un incantesimo che sia in grado di cambiare la madre e quindi il suo stesso destino. La strega convinta dalla ragazza, prepara una pozione da cui esce un dolce magico, che dovrà essere mangiato dalla madre, dimenticandosi però di informarla di un piccolo dettaglio circa l'incantesimo.
Dopo essere tornata al castello, Merida fa mangiare un pezzo del dolce magico alla madre che inaspettatamente, si trasforma in un orso. Mentre le due cercano di fuggirrefuggire dal castello dove la ragazza sa che la madre non sarebbe al sicuro, quest'ultima s'imbatte per caso nei tre gemellini sorprendendoli mentre giocano con i trofei del padre. Pochi secondi dopo arriva anche Merida che chiede il loro aiuto per fuggire dal castrello senza essere seguite dal padre e dagli altri clan. Inizia così una rocambolesca fuga che termina con il re e i tre clan rinchiusi in cima a una torre dai tre gemelli che come ricompensa per il lavoro svolto ottengono di poter mangiaaremangiare tutto quello che vogliono. Un'ora dopo, madre e figlia si recano dalla strega, trovando però la sua abitazione vuota. Aprendo la porta Merida fa accidentalmente partire un meccanismo che innesta nel calderone una pozione dalla quale spunta una piccola nube di fumo azzurrino in cui appare la testa della strega comportandosi come una segreteria telefonica. Da un messaggio lasciato per lei Merida apprende che ha solo solo un giorno di tempo per annullare la magia e restituire a Elinor la sua forma umana, altimenti l'incantesimo diverrà irreversibile. La strega, essendo di animo buono, suggerisce tramite una specie di indovinello il modo di spezzare l'incantesimo (se il destino vuoi cambiare dentro devi guardare e lo strappo dall'orgoglio causato riparare).
 
Il mattino seguente, Merida si sveglia vicino al ruscello, scoprendo che la madre ha preparato per entrambe una colazione a base di bacche di Belladonna e di acqua. Dopo pochi secondi la regina comprende di non poter fare nulla comportandosi come un'umana, infatti le bacche sono velenose e nell'acuqaacqua ci sono i vermi. Per aiutare la madre Merida pesca per lei alcuni pesci che la madre inizialmente rifiuta perché crudi. Durante il tempo passato insieme, le due imparano riscoprono il passato e passano l'intera giornata a divertirsi, ma il divertimento viene interrotto dall'istinto animale generato dall'incantesimo che sta mutando anche lo spirito della regina. Quest'ultima, infatti, fa per aggredire la figlia ma riesce a fermarsi prima di farle del male. Pochi secondi dopo riappaiono i fuochi fatui, che conducono le due in cima ad una montagna su cui sorgono delle rovine. A causa del terreno cedevole Merida cade di sotto scoprendo una sala del trono. Qui Merida capisce grazie ad una roccia danneggiata da un colpo d'ascia su cui sono scolpite quatrro figure che la storia che sua madre le raccontava sempre (quella di quattro fratelli di cui il primogenito, avido di potere, finisce per fare la guerra agli altri e per condurre in rovina il suo regno) è realtà, e ripensando alle parole della strega che parlava di un principe che le aveva chiesto di donargli la forza di dieci uomini in cambio del suo anello, apprende che il primogenito è in realtà l'orso Mor'du. Quest'ultimo, nascosto tra le rovine della sala del trono, attacca madre e figlia, che riescono però a mettersi in salvo raggiungendo la piana vicino alla baita della strega.
 
Merida suppone che lo strappo cui la strega si riferiva l'arazzo di famiglia da lei danneggiato per orgoglio. Scesa la notte la due raggiungono il castello e mentre cercano un modo per entravi di nascosto, trovano i clan e il padre che si azzuffano tra loro nella sala del trono. Merida, nel tentativo di distrarre i presenti per far raggiungere a sua madre la stanza dell'arazzo, riesce con l'aiuto della madre che le parla tramite gesti a riappacificare i clan e convincendo i capi a lasciare che siano i loro primogeniti a scegiere con chi sposarsi. Per evitare che i clan si accorgano della madre Merida li indirizza nella cantina invitandoli a svuotare la riserva privata di vino appartenente al padre per festeggiare la neonata pace. Una volta riappacificati i clan, Merida e l'orsa Elinor si rifugiano nella stanza, dove cercano di riparare lo strappo nell'arazzo. Ma nel frattempo la regina assume per la seconda volta i tratti di un'orsa vera e aggredisce la figlia ferendola lievemente per poi tornare in sè. poco dopo il padre irrompe nella stanza della moglie per darle la bella notizia e trovandola completamente distrutta, insieme ai vestiti della moglie, vedendo la figlia con un'orsa non ascolta la ragazza che cerca di dirgli che l'orsa è sua madre e sua madre è l'orsa, credendo che la moglie sia stata uccisa da quest'ultima e che la figlia abbia perso il lume della ragione aggredisce l'orsa per vendicare la moglie. Elinor fugge nel bosco inseguita dal marito e dai suoi uomini, mentre Merida viene chiusa nella sua stanza.
 
Grazie ai tre fratellini (divenuti tre orsetti dopo aver mangiato ciò che resta del dolce magico) recupera la chiave e cavalcando Angus insieme ai suoi fratellini ricuce l'arazzo giungendo appena in tempo alla piana circondata dalle rocce ignara che il feroce Mor'du era ancora sulle sue traccie. Lì Merida dimostra tutto il suo coraggio difendendo la madre riuscendo a farsi ascolatare dal padre grazie ai suoi fratellini che desiderosi di coccole saltano sul padre. La felicità del momento viene però interrotta dall'arrivo del feroce Mor'du che attacca tutti i presenti prendendosela in particolare con Merida che ha violato i confini del suo territorio. Per difendere la figlia Elinor si batte contro la bestia riuscendo infine ad ucciderla facendole crollare addosso una delle roccierocce che circondano la pianura nella quale si trovano tutti i presenti. Lo spirito del feroce animale si rivela nella sua vera forma ringraziando Merida per averlo salvato prima di trasformarsi in un fuoco fatuo. È ormai l'alba e nonostante l'arazzo sia integro, l'orsa non si è ritrasformata in Elinor. Merida quindi abbraccia sua madre scoppiando in lacrime e le dice che la rivorrebbe come prima e che le è grata per tutte le volte che le è stata accanto. Infine dichiara di volerle bene. Questo era lo strappo da sanare, non quello dell'arazzo, così Elinor finalmente torna umana accarezzando con dolcezza il capo della figlia, anche i tre cuccioli d'orso ridiventano vivaci bambini e corrono tra le braccia di papà Fergus. I lord tornano a casa propria e Merida sarà erede single al trono, cosa che sua madre questa volta accetta avendo compreso i suoi errori.
 
== Personaggi ==