Parigi: differenze tra le versioni

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[[File:Paris, Hôtel de Ville -- 2014 -- 1714.jpg|thumb|left|L'Hotel de Ville, sede del consiglio comunale]]
 
Mentre normalmente i dipartimenti sono divisi in [[Cantone francese|cantoni]], la città di Parigi è divisa in 20 [[arrondissement municipali di Parigi|''arrondissement'' municipali]] (circondari municipali), numerati in ordine progressivo partendo dal centro e muovendosi a spirale verso l'esterno, ciascuno dei quali è un [[comune|municipio]] (''mairie''), con il suo consiglio e il suo sindaco. Ogni ''arrondissement'', d'altra parte, elegge anche i propri rappresentanti al [[Consiglio di Parigi]] (''Conseil de Paris''), che è anche il consiglio generale del dipartimento. Le elezioni comunali e di ''arrondissement'' sono contemporanee: i parigini scelgono i 517 consiglieri di ''arrondissement'', tra i quali 163 divengono contemporaneamente consiglieri comunali. In ogni ''arrondissement'' le elezioni avvengono su due turni: la lista che ottengaottiene la maggioranza assoluta, o relativa al secondo turno, ottiene la metà dei seggi in blocco, e una quota proporzionale dei restanti seggi. Le liste sono bloccate, e i sindaci sono eletti dai relativi consigli come pure gli assessori (''adjoint'').
 
[[Anne Hidalgo]], esponente del [[Partito Socialista (Francia)|Partito socialista francese (PS)]], è il sindaco di Parigi dal 5 aprile [[2014]]. Come eccezione alla regola usuale per le città francesi, alcuni poteri normalmente esercitati dal sindaco sono invece affidati a un rappresentante del governo nazionale, il [[prefetto]] di Polizia. Per esempio Parigi non ha una forza di polizia municipale, anche se ha alcuni controllori del traffico. Questo fatto è un'eredità della situazione vigente fino al [[1977]], in cui Parigi non aveva un sindaco, ma era in pratica governata dall'amministrazione prefettizia. Va ricordato che alla radice dello smembramento del Dipartimento della Senna (''Département de la Seine'') ci fu proprio lo straordinario potere che il prefetto della Senna si trovava a gestire, quasi pari a quello del Primo ministro.