Giardino di Ninfa: differenze tra le versioni
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== Storia ==
[[File:Garden of Ninfa castle.JPG|thumb|left|upright=1.3|Castello con la torre]]
Il paese di Ninfa, il cui nome sembra derivare da un tempio di età classica dedicato alle [[Ninfe]]<ref name="Storia N&G">{{
Tra il [[X secolo|X]] e l'[[XI secolo]] nonostante i territori appartenessero allo [[Stato Pontificio]], i veri dominatori della zona furono i [[conti di Tuscolo]]; all'inizio del [[XII secolo]] [[papa Pasquale II]] ottenne nuovamente il controllo di Ninfa: nel [[1116]] attraverso il ''Pactum Ninfensium'' il borgo fu affidato agli stessi abitanti, in cambio di fedeltà alla chiesa, alcuni obblighi economici e l'ordine di abbattere le [[Mura (fortificazione)|mura difensive]]<ref name="Storia Ninfa"/>. In seguito Ninfa fu ceduta alla [[Frangipane (famiglia)|famiglia dei Frangipane]]: nel [[1159]], alla morte di [[Papa Adriano IV|Adriano IV]], vennero eletti due papi, Rolando Bandinelli, col nome di [[Papa Alessandro III|Alessandro III]], sostenuto dai Frangipane, e Ottavio de Monticelli, col nome di [[Antipapa Vittore IV|Vittore IV]], sostenuto da Federico Barbarossa. Alessandro III fu immediatamente fatto prigioniero dal rivale e liberato da Oddone Frangipane che gli offrì rifugio a Ninfa, dove nella chiesa principale, quella di Santa Maria Maggiore, il 20 settembre, fu eletto papa<ref name="Storia N&G"/>: nel [[1171]] [[Federico Barbarossa]] si vendicava prima saccheggiando e poi incendiando la città. Il tramonto dell'epoca dei Frangipane fu alla fine del [[XII secolo]], quando sommersi dai debiti vendettero la maggior parte delle loro proprietà: unico lato positivo del loro governo fu la costruzione della prima parte del [[castello]] e delle mura difensive. Durante il [[XIII secolo]] Ninfa venne amministrata da Giacomo Conti, così come dimostrato in un giuramento di fedeltà risalente al [[1215]], e dai suoi discendenti; tuttavia alla fine del secolo la cittadina visse una fase convulsa che portò probabilmente al potere prima gli Annibaldi e poi i [[Colonna (famiglia)|Colonna]], che presero possesso della città il 30 aprile [[1293]]<ref name="Storia Ninfa"/>.
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Fu solamente nel [[1921]] che [[Gelasio Caetani]] iniziò la bonifica della zona ed il restauro di alcuni ruderi di Ninfa, in particolar modo della torre e del municipio, per farne una residenza estiva; contemporaneamente, sotto la guida della madre Ada Wilbraham, che aveva già realizzato un [[orto botanico]] a [[Lago di Fogliano|Fogliano]]<ref name="Oasi">{{cita web|url=http://www.tortreponti.com/oasininfa.htm|titolo=L'oasi di Ninfa|accesso=14 giugno 2010|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100526134947/http://www.tortreponti.com/oasininfa.htm|dataarchivio=26 maggio 2010}}</ref>, iniziò a piantare diverse specie botaniche che portava dai suoi viaggi all'estero e che ben si sviluppavano a Ninfa per via del clima favorevole, molto umido, regalato dal fiume Ninfa e dalla rupe di Norma che bloccava il passaggio delle nubi più basse provocando frequenti piogge. I lavori per l'allestimento del giardino furono proseguiti poi da [[Roffredo Caetani]], dalla moglie [[Marguerite Caetani|Marguerite Chapin]] e dalla figlia Lelia Caetani: furono proprio le due donne e soprattutto Lelia, durante gli [[Anni 1930|anni trenta]], a dare al giardino una [[Giardino all'inglese|struttura all'inglese]]<ref name="Storia N&G"/>. Ninfa ospitò diverse personalità di spicco del [[XX secolo|'900]] come il poeta [[Gabriele D'Annunzio]] o lo scrittore [[Boris Pasternak]], autore de [[Il dottor Živago]] o, nel [[1935]], [[Benito Mussolini]] in visita all'[[agro pontino]]. Lelia Caetani, senza eredi, fu l'ultima rappresentante della famiglia Caetani, che dopo oltre settecento anni estingueva il suo [[Dinastia|casato]]: la donna però, prima della sua morte, avvenuta nel [[1977]], diede vita ad una fondazione, chiamata ''Roffredo Caetani di Sermoneta'', al quale intestò oltre al [[Castello Caetani|castello di Sermoneta]] anche il giardino ed è ancora tale fondazione che oggi si occupa del parco<ref name="Oasi"/>. Intorno al giardino a partire dal [[1976]] è stata istituita un'oasi del [[WWF]] a sostegno della flora e della fauna del luogo, che la bonifica della palude aveva portato alla scomparsa.
Nel [[2000]] tutta l'area di Ninfa è stata dichiarata monumento naturalistico<ref>{{
== Ruderi ==
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Il castello si trova nei pressi del lago, fuori dalle mura e fu costruito a partire dal [[XII secolo]] e ampliato dal [[1308]] da [[Pietro Caetani]]; dopo la caduta di Ninfa il castello fu notevolmente danneggiato, anche se continuò ad essere utilizzato per diversi anni come [[prigione]], prima del definitivo abbandono. In principio si trattava di una [[torre]] con un recinto in muratura alla base, poi durante la fase d'ampliamento fu creata una struttura a pianta quadrata, protetta da una cinta muraria come [[Merlo (architettura)|merlature]] a coda di rondine, ai cui angoli furono poste delle torri, ruotata di 45º. Nelle vicinanze della torre, addossata al muro di cinta fu costruita una casa signorile, che presentava un ampio salone in cui si aprivano delle [[Bifora|finestre bifore]] in [[Gotico|stile gotico]] permettendo di affacciarsi direttamente sulla città. La torre, completamente restaurata, è a pianta quadrata, alta 32 metri, nella quale si aprono diverse [[feritoia|feritoie]] e la sommità circondata da una merlatura a coda di rondine<ref name="Storia Ninfa"/>.
Tra le chiese principali di Ninfa vanno ricordate quelle di Santa Maria Maggiore, San Biagio, San Giovanni, San Paolo, San Salvatore, San Pietro fuori le mura, Sant'Eufemia, Sant'Angelo, San Clemente, San Martino, San Quintino, San Leone, San Parasceve e San Vincenziano.[[File:Giardino di Ninfa 27.jpg|thumb|left|upright=1.4|Rudere di una casa]] Santa Maria Maggiore era la chiesa principale del borgo e fu con molta probabilità costruita a partire dal [[X secolo]] e ampliata nella prima metà del [[XII secolo]]. Nel [[XV secolo|
[[File:Il ponticello.JPG|thumb|upright=1.3|Il ponte del macello]]
Nei pressi di Ninfa sorgevano due [[Monastero|monasteri]]. Il primo, chiamato di Marmosolio, si trovava nella zona di Vaccareccia, fu costruito nell'[[XI secolo]] e passò nelle mani dei [[Ordine Cistercense|cistercensi]] nel [[XII secolo]] per essere poi distrutto nel [[1171]]. Il secondo invece era chiamato di [[Monastero di Santa Maria di Monte Mirteto|Santa Maria di Monte Mirteto]] e fu fondato nel [[1216]] nelle vicinanze di una grotta, dedicata dal [[1183]] a [[Arcangelo Michele|San Michele arcangelo]], che durante il XII secolo era diventata luogo di pellegrinaggio: la grotta fu affrescata nel corso del [[XIV secolo]] e di tali dipinti oggi rimangono solamente pochissime tracce. Con il passare degli anni il monastero si arricchì notevolmente sia economicamente che di opere d'arte, fino al [[1432]] quando [[papa Eugenio IV]] lo unì al monastero di Santa Scolastica di Subiaco, cadendo ben presto in rovina. Nel [[1703]] un terremoto distrusse completamente la chiesa e, anche se poco dopo venne ricostruita, fu definitivamente abbandonata e trasformata in un magazzino<ref name="Storia Ninfa"/>.
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== Collegamenti esterni ==
* {{Cita web|url=https://www.wwf.it/oasi/lazio/giardino_di_ninfa/|titolo=Giardino di Ninfa|sito=WWF}}
* {{Cita web|url=http://www.frcaetani.it/giardino-di-ninfa/|titolo=Il Giardino di Ninfa - Uno dei più bei giardini d'Europa|sito=Fondazione Roffredo Caetani|cid=Fondazione Roffredo Caetani}}
* {{Cita web|url=http://www.comunedisermoneta.it/?page_id=406|titolo=Giardini e rovine di Ninfa|sito=Comune di Sermoneta}}
* {{Cita web|url=https://www.lazionascosto.it/citta-fantasma-borghi-abbandonati-del-lazio/ninfa/|titolo=La città fantasma di Ninfa|sito=Lazio nascosto|cid=Lazio nascosto}}
* {{Cita web|url=http://www.medioevo.roma.it/html/architettura/fuoriRoma/mfr-ninfa.htm|titolo=Torri e castelli fuori le mura: Ninfa|sito=Medioevo.Roma|cid=Medioevo.Roma}}
{{Aree naturali protette in Italia}}
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