Decreto legislativo 21 novembre 2007, n. 231: differenze tra le versioni

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=== Antiriciclaggio ===
Con antiriciclaggio si intende l'azione di prevenzione e contrasto del riciclaggio di denaro, beni o altre utilità.
In Italia la normativa antiriciclaggio si basa principalmente sul '''decreto legislativo 21 novembre 2007, n. 231''' che recepisce a sua volta la '''[[Direttiva dell'Unione europea|direttiva]] europea 20052018/60/CE843'''; il decreto ha introdotto nell'ordinamento nazionale una serie di '''adempimenti antiriciclaggio''' allo scopo di '''proteggere la stabilità e l'integrità del sistema economico e finanziario'''. I "'''soggetti obbligati'''<ref>L'articolo 10 del d. lgs. 231/07 riporta i “destinatari” degli adempimenti, i cosiddetti “soggetti obbligati” che sono suddivisi nelle seguenti categorie: '''intermediari finanziari''' e altri soggetti esercenti attività finanziaria (meglio dettagliati nel successivo articolo 11, tra questi: le banche, Poste italiane, istituti di moneta elettronica, SIM, SGR, SICAV, assicurazione, agenti di cambio, riscossione tributi, ex 107, ex 106, succursali italiane di banche estere, Cassa depositi e prestiti, società fiduciarie, promotori finanziari, intermediari assicurativi, mediatori creditizi, agenti in attività finanziaria) '''professionisti''' (meglio dettagliati nel successivo articolo 12, tra cui: ragionieri, periti commerciali, dottori commercialisti, consulenti del lavoro, altri soggetti che svolgono in maniera professionale attività in materia di contabilità e tributi, notai, avvocati '''revisori contabili''' (meglio dettagliati nel successivo articolo 13) '''altri soggetti''' (meglio dettagliati nel successivo articolo 14, tra questi: recupero crediti, custodia e trasporto di denaro contante e di titoli o valori, gestione di case da gioco, offerta attraverso la rete internet e altre reti telematiche o di telecomunicazione di giochi, scommesse o concorsi pronostici con vincite in denaro, agenzia di affari in mediazione immobiliare).</ref>" a tale disposizioni sono banche, istituzioni finanziarie, assicurazioni e professionisti (notai, avvocati, consulenti del lavoro, ecc.).
L'importanza del contrasto del riciclaggio è tale che la definizione di riciclaggio adottata – a fini di prevenzione - dal decreto 231/2007 e dalla [[Direttiva dell'Unione europea|direttiva]] 2005/60/CE è più ampia rispetto a quanto previsto dal codice penale all'articolo 648 bis; per il sistema penale, infatti, il reato di riciclaggio non si applica a chi ha commesso il reato presupposto cioè il reato da cui derivano i beni che si intende “ripulire”; l'articolo 2 del decreto 231/2007 invece richiede alle banche di considerare anche l''''autoriciclaggio''' cioè il riciclaggio effettuato dalla stessa persona che ha commesso il reato presupposto.