Rocca di Vignola: differenze tra le versioni

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Nel [[1575]] i Contrari si estinsero per cui i beni feudali tornarono agli [[Este|Estensi]]. Gli Estensi governarono [[Vignola]] solo per un biennio, in quanto nel [[1577]] il feudo fu ceduto a [[Jacopo Boncompagni]], figlio naturale del futuro [[Papa Gregorio XIII]], in cambio di 75.000 scudi d'oro ferraresi. La [[Boncompagni (famiglia)|famiglia Boncompagni]] affidò la gestione della Rocca e di [[Vignola]] ad un amministratore, visitando sporadicamente la cittadina. [[Antonio II Boncompagni Ludovisi|Antonio Boncompagni]], fu l'ultimo feudatario di Vignola, in quanto nel [[1796]], con l'arrivo di [[Napoleone Bonaparte]] decadevano i [[Boncompagni (famiglia)|Boncompagni]] e subentrava un comitato repubblicano.
Nel [[1815]] [[Vignola]], non tornata marchesato, mafu incorporata nei domini del [[Ducato di Modena e Reggio|duca di Modena]], [[Francesco IV di Modena]].
Nel [[XIX secolo]] all'interno dell'edificio trovarono sede diverse istituzioni sociali e politiche. Il Municipio, la biblioteca e la [[Cassa di Risparmio di Vignola]] che ha acquistato l'immobile nel [[1965]], che successivamente, nel [[1998]] è stato ceduto alla [[Fondazione della Cassa di Risparmio di Vignola]].