Sulki: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Riga 67:
 
== Tofet ==
Il [[tofet]] cittadino venne impiantato dai [[Fenici]] nella prima metà dell'VIII secolo a.C., come di consueto, in un'area ritenuta poco adatta all'urbanizzazione, chiamata ''Sa Guardia 'e Is Pingiadas'', nella zona settentrionale del moderno centro abitato. Si tratta di un affioramento roccioso di ignimbrite vulcanica; le urne cinerarie con i betili e in seguito le stele che le accompagnavano venivano sistemate tra gli anfratti rocciosi, in seguito ai rituali che comportavano l'incinerazione dei bambini defunti, talvolta insieme a piccoli animali offerti in sacrificio alle divinità intestatarie di questo luogo, che erano [[Tanit]] e [[Baal Hammon]]. Nel corso dei secoli tutto il rilievo venne progressivamente riempito di deposizioni, tanto che l'organizzazione degli spazi funerari venne pianificata attraverso la costruzione di piccoli recinti, che delimitavano i ''campi d'urne''. L'area dopo le indagini archeologiche, in parte ancora in corso, ha subito un processo di musealizzazione, consistente nella fedele riproduzione delle urne cinerarie che contenevano le ceneri dei fanciulli, ricollocate talvolta insieme alle stele in posizione molto simile a quella originaria.

In questo modo il visitatore che volesse avere una percezione dell'assetto originario di questo spazio funerario a cielo aperto prova grande suggestione, grazie anche al magnifico panorama che si gode da questo rilievo roccioso. Per quanto riguarda la cultura materiale sono molto interessanti gli stessi recipienti utilizzati come contenitori cinerari, soprattutto nelle fasi più antiche: oltre ai vasi tipicamente fenici, come le cosiddette cooking-pots o le brocche con collo cordonato trovano spazio altri vasi frutto dell'incontro culturale tra differenti gruppi etnici.

Infatti nel [[tofet]] di Sulky sono stati rinvenuti vasi bollilatte tipici della [[Civiltà nuragica|cultura nuragica]] dell'[[età del Ferro]], alcuni recipienti di provenienza greca [[euboica]] e alcuni altri recipienti ibridi, frutto della commistione di elementi derivanti da queste culture. Fra le stele del [[tofet]] di Sulky è ricorrente la forma umana, inserita in una struttura architettonica a tempio, su una piccola base, dunque probabilmente una statua di culto. Iconografiche sono state individuate diverse fasi cronologiche: tempio con carattere egittizzante (metà del [[V secolo a.C.|V]] - metà del [[IV secolo a.C.]]) con architrave orizzontale, mentre successivamente assume un frontoncino triangolare di derivazione ellenica.
 
==Note==