Pianura Padana: differenze tra le versioni

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Il suo assetto contemporaneo è il risultato dell'azione di numerosi corsi d'acqua che hanno, in successivi tempi [[geologia|geologici]] e storici, asportato e apportato [[sedimento|sedimenti]] fluviali al bacino marino costiero, soggetto a fenomeni di [[subsidenza]], che occupava l'odierna Pianura Padana. In particolare la gran parte dei depositi superficiali affioranti è il prodotto dell'attività fluviale, successiva alla [[glaciazione Würm]] che si concluse circa 18 000 anni fa. Lo scioglimento dei [[ghiacciaio|ghiacciai]], liberando una gran quantità d'acqua in tempi geologicamente brevi ha comportato l'[[erosione]] dei grandi corpi [[morena|morenici]], edificati precedentemente dall'attività dei ghiacciai; i materiali erosi a monte o in prossimità dei depositi morenici deposti all'inizio delle vallate, furono deposti a valle.
 
Tuttavia, al di sotto dei depositi continentali fluviali e fluvio-glaciali (che presentano spessori di svariate centinaia di metri) si sviluppa un basamento di origine marina con assetto strutturale complesso e non priva di significato neotettonico. Sin dal tardo [[Cretacico]], infatti, la Pianura Padana ha rappresentato la parte frontale di due catene di opposta convergenza: l'[[Appennino settentrionale]] e le [[Alpi meridionali]]. Studi sulla base della sequenza plio-quaternaria nella porzione centrale e meridionale della Pianura Padana, mostrano lo sviluppo di una serie di bacini sedimentari di tipo sin-orogenetici formatisi a seguito di movimenti ricollegabili a varie fasi tettoniche; la porzione settentrionale della pianura, invece, presenta una struttura monoclinale immergente verso sud.
 
L'aspetto finale della Pianura Padana si è raggiunto con il riempimento definitivo (cominciato nel [[Pliocene]]), con depositi dapprima marini e poi continentali, dei bacini ampiamente subsidenti delle avanfosse padane. Sebbene la definitiva strutturazione del substrato sepolto venga tradizionalmente associata a una fase tettonica pliocenica media-inferiore (databile dalla discordanza esistente tra i sedimenti plio-pleistocenici marini e il substrato più antico), è opinione sempre più diffusa che i depositi alluvionali quaternari siano stati coinvolti in fasi neotettoniche, condizionando così anche la morfogenesi più recente.
Sin dal tardo [[Cretacico]], infatti, la Pianura Padana ha rappresentato la parte frontale di due catene di opposta convergenza: l'[[Appennino settentrionale]] e le [[Alpi meridionali]]. Studi sulla base della sequenza plio-quaternaria nella porzione centrale e meridionale della Pianura Padana, mostrano lo sviluppo di una serie di bacini sedimentari di tipo sin-orogenetici formatisi a seguito di movimenti ricollegabili a varie fasi tettoniche; la porzione settentrionale della pianura, invece, presenta una struttura monoclinale immergente verso sud.
 
L'aspetto finale della Pianura Padana si è raggiunto con il riempimento definitivo (cominciato nel [[Pliocene]]), con depositi dapprima marini e poi continentali, dei bacini ampiamente subsidenti delle avanfosse padane.
 
Sebbene la definitiva strutturazione del substrato sepolto venga tradizionalmente associata a una fase tettonica pliocenica media-inferiore (databile dalla discordanza esistente tra i sedimenti plio-pleistocenici marini e il substrato più antico), è opinione sempre più diffusa che i depositi alluvionali quaternari siano stati coinvolti in fasi neotettoniche, condizionando così anche la morfogenesi più recente.
 
== Mitologia ==