Ferrovia Cecina-Volterra: differenze tra le versioni

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=== Sviluppi ===
[[File:Costruzione linea Saline-Volterra.jpg|thumb|left|1912 - Alcuni operai al lavoro nella costruzione del tratto Saline-Volterra]]
[[File:Treno in transito sulla ferrovia Saline-Volterra.jpg|thumb|1912 circa - Uno dei primi convogli in transito sulla tratta a cremagliera della ferrovia]]
 
Agli inizi del [[XX secolo]] si tornò a parlare di proseguire la linea verso la ferrovia Centrale Toscana, ipotizzando di allacciare il binario alla [[ferrovia Poggibonsi-Colle Val d'Elsa]]. L'[[opinione pubblica]] si divise tra i sostenitori di una linea passante per [[Casole d'Elsa]] e i propugnatori di una linea passante per [[San Gimignano]]; per entrambi i tracciati furono redatti diversi progetti. Con il passare del tempo, tuttavia, l'interesse nella realizzazione della tratta Saline-[[Colle di Val d'Elsa|Colle Val d'Elsa]] decadde a causa della progressiva contrazione del traffico locale, che fece ritenere non più giustificabili gli [[Investimento|investimenti]] necessari. Fu invece approvata la realizzazione della linea [[Lucca]]-Pontedera-Saline, che venne inaugurata nell'ottobre 1928 solo nella tratta Lucca-Pontedera; i lavori di realizzazione del restante tratto non furono mai avviati.
 
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I lavori di allungamento della ferrovia in direzione di Volterra iniziarono nell'[[estate]] del [[1909]]. Data la difficile orografia del territorio circostante alla città, la quale sorge a oltre 500 [[Metro|metri]] [[Livello del mare|s.l.m.]], si decise di adottare sulla linea un sistema a [[cremagliera]] pur mantenendo lo [[Scartamento ferroviario|scartamento]] ordinario. La tratta Saline-Volterra raggiunse una lunghezza complessiva di 8.464,95 metri, così suddivisi a partire dal [[fabbricato viaggiatori]] di Saline: 3.590,44 metri ad aderenza naturale con [[Pendenza topografica|pendenza]] massima del 25[[Per mille|‰]]; 3.719,26 metri ad aderenza artificiale con pendenza costante del 100‰; 1.035,25 metri ad aderenza naturale con pendenza nulla, a cui vanno aggiunti i 120 metri dell'[[asta di manovra]] del [[Regresso ferroviario|regresso]]. La costituzione di un regresso si rese inevitabile per ovviare all'impossibilità di realizzare una curva all'ingresso nella [[Stazione ferroviaria|stazione]] di Volterra, che avrebbe dovuto avere un raggio inferiore a 100 metri, incompatibile con lo scartamento ordinario.
 
Il [[progetto esecutivo]] della tratta fu redatto dall'[[ingegnere]] Pietro Lanino, [[vicepresidente]] del [[Collegio Ingegneri Ferroviari Italiani]]; il progetto subì in seguito delle modifiche introdotte dalla Direzione Generale delle ''[[Ferrovie dello Stato Italiane|Ferrovie dello Stato]]'' per risolvere alcuni problemi di stabilità del terreno. La direzione dei lavori fu affidata all'ingegnere Filippo Allegri, capo dell'Ufficio Tecnico del Comune di Volterra. La costruzione delle [[Infrastruttura|infrastrutture]] e della [[Dispositivo d'armamento|sede ferroviaria]] fu commissionata alla ditta [[Torino|torinese]] Magnani, mentre l'[[Armamento ferroviario|armamento]] fu realizzato dalla [[Parma|parmense]] Callegari, che utilizzò [[Rotaia Vignoles|rotaie Vignoles]] RA-36S nei tratti ordinari e rotaie Vignoles RA-36D nel tratto a cremagliera, che si avvaleva del sistema Scrub con barre dentate da 25 [[Chilogrammetro|kg/m]] fornite dalle Officine Roll di [[Berna]]. Sulla linea furono costruite quattro [[Casa cantoniera|case cantoniere]], tre delle quali lungo il tragitto e una in corrispondenza del regresso.[[File:Convoglio in transito.jpg|thumb|left|1920 circa - Un convoglio in transito sul tratto Saline-Volterra; sullo sfondo si nota la Fortezza Medicea di Volterra. Più in basso si può scorgere una parte del piazzale della stazione: sulla sinistra sorge la rimessa locomotive; sulla destra sono presenti due carri merci con tetto chiuso e, parzialmente nascosto, il magazzino merci]]Per la [[Trazione ferroviaria|trazione]] sulla linea vennero impiegate [[Locomotiva|locomotive]] del [[Locomotiva FS 980|gruppo 980]], appositamente costruite dalla ditta [[svizzera]] [[Schweizerische Lokomotiv- und Maschinenfabrik|SLM]] di [[Winterthur]]. Queste locomotive consentivano di formare [[Treno|treni]] dalla portata utile di 70 [[Tonnellata|tonnellate]] e potevano percorrere il tratto di maggior pendenza a una [[velocità]] massima di 15 [[Chilometro orario|km/h]]. Il [[Veicolo ferroviario|materiale rotabile]] rimorchiato fu inizialmente composto da [[Carrozza ferroviaria|carrozze]] ordinarie, le quali una volta giunte a Saline venivano agganciate a un'altra locomotiva prima di procedere verso Volterra, mentre nel [[1921]] vennero adottate carrozze a carrelli CDUz/BCDUz "tipo 1921", munite di [[Ingranaggio|ruota dentata]] e di [[Freno di stazionamento|freni a mano]] e [[Freno pneumatico|pneumatici]], più sicure delle precedenti ma che richiedevano un [[trasbordo]] dei passeggeri alla stazione di Saline<ref>Roberto Riu, ''La ferrovia a cremagliera Saline-Volterra'', rivista "Pisa Economica" nº4, 1997</ref>.
 
La progressiva chilometrica della ferrovia Cecina-Volterra, essendo questa una diramazione della ferrovia Tirrenica, fu calcolata considerando come punto di origine il fabbricato viaggiatori della [[stazione di Roma Termini]]. La chilometrazione partiva dunque dal km 281+592 della stazione di Cecina e, passando per il km 311+073,90 dello scalo di Saline (a quota 72 metri s.l.m.), terminava al km 319+121,10 della stazione di Volterra (posta a 500 metri s.l.m.). L'inaugurazione della tratta Saline-Volterra avvenne domenica 15 [[settembre]] [[1912]] e negli anni successivi la relazione Volterra-Cecina-[[Pisa]] fu molto frequentata, data l'assenza di servizi stradali alternativi alla ferrovia.
 
Il tronco Saline-Volterra rispose appieno alle aspettative in esso riposte da chi ne chiedeva la realizzazione: riscossero un notevole successo sia il [[Trasporto pubblico|traffico passeggeri]] che quello merci, quest'ultimo espletato con due corse giornaliere integrate all'occorrenza da un [[Carro merci|vagone merci]] che veniva agganciato al treno passeggeri. Le merci che giungevano a Volterra consistevano in blocchi di alabastro, concimi chimici, carbone, legname, masserizie in trasloco e collettame vario. Spesso il treno trasportava anche il "vagone cellulare" adibito al trasporto dei [[Detenzione|detenuti]] presso il [[Prigione|carcere]] di Volterra; il 22 ottobre [[1925]], il treno trasportò una carrozza reale in occasione della visita del [[re]] [[Vittorio Emanuele III di Savoia|Vittorio Emanuele III]] a Volterra per l'inaugurazione dell'Ara Votiva e del Parco della Rimembranza.
 
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[[File:Costruzione linea Saline-Volterra.jpg|thumb|left|1912 - Alcuni operai al lavoro nella costruzione del tratto Saline-Volterra]]
[[File:Treno in transito sulla ferrovia Saline-Volterra.jpg|thumb|1912 circa - Uno dei primi convogli in transito sulla tratta a cremagliera della ferrovia]]
File:Convoglio in transito.jpg|<small>1920 circa - Un convoglio in transito sul tratto Saline-Volterra; sullo sfondo si nota la Fortezza Medicea di Volterra. Più in basso si può scorgere una parte del piazzale della stazione: sulla sinistra sorge la rimessa locomotive; sulla destra sono presenti due carri merci con tetto chiuso e, parzialmente nascosto, il magazzino merci</small>
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=== Declino ===