Federazione Italiana Giuoco Handball: differenze tra le versioni

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==Storia==
Gli inizi della pallamano in Italia sono legati al pionierismo di Aurelio Chiappero che, a Pavia, promosse l'attività agonistica del Gruppo italiano pallamano in due riprese, prima nel 1940 e poi subito dopo il 1945.
Una prima federazione prese parte al congresso del CONI del 1946, con solo voto consultivo. Nel 1966 fu fondato un Comitato Promotore per la Diffusione della Pallamano, la cui opera culminò con la fondazione della FIGH, il cui atto costitutivo fu redatto il 20 dicembre 1969.
 
Fu Chiappero, prima che la carenza di fondi portasse alla paralisi del gruppo nel 1947, a rappresentare la Federazione Pallamano "non ancora affiliata al CONI" che prese parte, solo con voto consultivo, al primo Congresso elettivo del CONI del 27 luglio 1946.
 
La ripresa avvenne nella metà degli anni Sessanta quando lo sport cominciò a essere introdotto nelle scuole, e quando, spinto dall’ammissione della disciplina nel novero degli sport olimpici, il CONI istituì un comitato promotore che ebbe come presidente Eugenio Enrile, ispettore al ministero della Pubblica Istruzione, e come segretario Chiappero. Il 20 dicembre 1969 Mario Costantini firmò l'atto costitutivo della FIGH (Federazione Italiana Giuoco Handball) e il 6 febbraio 1971 nell'Assemblea elettiva di Roma ne diventò il primo presidente.
 
Avuta la qualifica di "sport riconosciuto" il 22 dicembre 1971, la FIGH entrò a far parte del CONI con la qualifica di "aderente" il 19 dicembre 1974, diventando "effettiva" nel corso del 57° C.N. del 22 febbraio 1979.
 
==Presidenti==