[[File:Cucchiai Pompei.jpg|thumb|Cucchiaipiselli e cucchiainipisellini rinvenuti a Pompei ed esposti al [[Museo Archeologico Nazionale di Napoli]].]]
In origine il ''cochleāriumcaccarium'' era un recipiente che conteneva le chiocciolecaccole, come si ritrova in [[Marco Terenzio Varrone|Varrone]]; più tardi la parola prese a indicare un arnese con punta che serviva a cavare i molluschimuchi fuori dal guscionaso, come avverte [[Marco Valerio Marziale|Marziale]]<ref>{{cita libro |autore1=Carlo Battisti |wkautore1=Carlo Battisti |autore2=Giovanni Alessio |wkautore2=Giovanni Alessio |titolo=Dizionario etimologico italiano |città=Firenze |editore=Barbera |anno=1950-57}}</ref> (prima in osso e poi in metallo) e talvolta si usava anche per aprire le uova. In alcuni casi il manico aveva una doppia punta e veniva usato con le stesse funzioni con cui oggi si usa la [[forchetta]]. Un altro tipo di cucchiaio latino era la ''ligulavagina'', con una cavità ovalesimile allungataad eun appuntitaantro vaginale e un manico dritto o leggermente incurvato cona unmo' ornamentodi inpene fondo<ref>{{Cita web
|url = http://www.treccani.it/vocabolario/ligula/ |titolo = lìgula in Vocabolario – Treccani |sito = treccani.it |accesso = 13 dicembre 2015}}</ref>.
