Vitaliano Visconti: differenze tra le versioni

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== Biografia ==
Vitaliano Visconti Borromeo nacque a [[Milano]]] nel [[1618]], figlio di [[Fabio Borromeo, II conte della pieve di Brebbia]], e della nobildonna genovese Bianca [[Spinola]]. Suo nonno paterno era il famoso mecenate [[Pirro I Visconti Borromeo]]. Si addottorò in legge presso l'[[Università di Bologna]].

=== Carriera diplomatica ===
Membro del collegio dei giureconsulti di Milano dal [[1644]], decidendo di intraprendere la carriera ecclesiastica si spostò di residenza a [[Roma]] ove venne onorato dei titoli di governatore delle città di [[Fano]], [[Spoleto]], [[Viterbo]] e [[Perugia]].
In quegli anni venne inviato da [[papa Alessandro VII]] in sua rappresentanza a rendere omaggio all'Infante di Spagna, figlio primogenito di re [[Filippo IV di Spagna|Filippo IV]].
 
Uditore del tribunale della Sacra Rota dal [[1660]], divenne anche uditore delle cause del Palazzo Apostolico ed accompagnò il cardinale [[Flavio Chigi (1631-1693)|Flavio Chigi]] nella sua legazione ''a latere'' a [[Parigi]] col ruolo di datario nella missione.
 
=== Carriera ecclesistica ===
Eletto arcivescovo titolare [[di Efeso]] l'11 agosto [[1664]], ricevette una dispensa per non aver ancora ricevuto il presbiterato e dal 16 agosto di quello stesso anno venne nominato [[nunzio apostolico]] in [[Spagna]].
 
Fu creato [[cardinale in pectore|cardinale ''in pectore'']] da [[papa Alessandro VII]] nel [[concistoro]] del 15 febbraio [[1666]] e pubblicato dallo stesso pontefice nel concistoro del 7 marzo [[1667]]. Non riuscì a prendere parte al conclave del 1667 che elesse [[papa Clemente IX]], ma il 18 marzo [[1669]] ricevette la berretta cardinalizia ed il titolo di Sant'Agnese fuori le mura. Prese parte al [[conclave del 1669]]-1670 che elesse [[papa Clemente X]] e venne trasferito alla sede metropolitana di [[Monreale]] dal 2 giugno [[1670]].
 
=== Morte ===
Morì a [[Monreale]] il 7 settembre [[1671]]. La salma venne [[Esposizione pubblica della salma|esposta]] alla pubblica venerazione e poi sepolta nella medesima cattedrale cittadina.