Desiderio (film 1946): differenze tra le versioni

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critica approfondimento del personaggio di paola
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Le riprese del film cominciarono nell'estate del '43 col titolo di ''Scalo merci'', con la regia di [[Roberto Rossellini]]. Il film fu interrotto e ripreso nel '46 a guerra finita con la regia di [[Marcello Pagliero]] che ne modificò la sceneggiatura. Distribuito nel luglio 1946, fu ritirato dalla circolazione e drasticamente ridotto dalla censura a 73 minuti. Uno dei motivi fu la scena in cui si vede la protagonista Paola a seno nudo.
Il film fu girato negli stabilimenti [[Anonima Cinematografica Impero|ACI]] alla [[Farnesina (zona di Roma)|Farnesina]] a [[Roma]]. Alcune scene di campagna, con la protagonista Paola furono girate in [[Abruzzo]] nella cittadina di [[Tagliacozzo]] in cui si riconosce la [[Chiesa di Santa Maria del Soccorso (Tagliacozzo)|chiesa della Madonna del Soccorso]]<ref>{{cita web|url=http://cyberspaceandtime.com/TAGLIACOZZO_Chiesa_del_Soccorso_1943_dal_film_Desiderio_di_R_Rossellini_/Zlvhxq6eC3k.video|titolo=Tagliacozzo Chiesa del Soccorso. 1943 dal film Desiderio di R. Rossellini|curatore=Enzo Coletta|sito=cyberspaceandtime.com|accesso=28 aprile 2020}}</ref>.
 
== Critica ==
 
Mira Liehm nel suo volume dedicato al cinema italiano dal 1942 al 1984 <ref>Mira Liehm, ''Passion and defiance. Film in Italy from 1942 to the present'', University of California Press, Ltd , U.S. 1984, p. 59</ref>,dedica notevole spazio al film che viene indicizzato come di Roberto Rosselini . Il regista sarebbe stato sconvolto dall’impatto con [[Ossessione (film 1943)|Ossessione]] di [[Luchino Visconti]], uscito nel 1943, ed in effetti nell'estate di quell'anno ''Desiderio'' ebbe il primo ciack, sotto il titolo di ''Scalo merci''. Furono girate scene nel quartiere popolare di [[San Lorenzo (Roma)]], tra ferrovieri e proletariato. Dopo il [[bombardamento di Roma]], in cui il quartiere di San Lorenzo fu duramente colpito, Rossellini si spostò con il suo equipaggio in campagna cambiando il titolo della storia in ''Rinuncia''. Dopo l’[[8 settembre]] le riprese del film furono interrotte una seconda volta e questo fu completato da Marcello Pagliero. Mira Lihem, nello stesso volume, ricorda il coinvolgimento nell’opera di [[Massimo Girotti]], che sembrerebbe interpretare lo stesso personaggio di ''Ossessione'', e di [[Giuseppe De Santis]] che ne era stato uno degli sceneggiatori. La figura di [[Elli Parvo|Paola Previtali]] è molto ambigua, è stato detto che interpreta una donna senza scrupoli mentre Lihem parla di una tipica e trita storia di donna fatale che distrugge gli uomini e le famiglie. La definizione più precisa di Paola però viene data dal compaesano Riccardo, come lei distrutto dalla vita, dopo il suicidio di lei, che accade nel momento esatto che viene raggiunta al paese da Giovanni Mirelli, l'uomo diverso dagli altri uomini per lei, da Roma, per sposarla. Dal capannello di persone che circonda il corpo esanime ne esce Riccardo e ne impedisce la vista a Giovanni indicandogli la via per arrivare al paese di Paola. Alla domanda sull'identità della vittima Riccardo risponde semplicemente: «Era una brava ragazza». La ricerca della rispettabilità termina soltanto con la morte. La tematica del suicidio, del precipitare nel vuoto, dell’incidente mortale come espiazione, la ritroviamo in tanti film del tempo tra cui [[Riso amaro]], [[Germania anno zero]], [[Europa '51]], [[Roma ore 11]], [[Senza pietà (film 1948)|Senza pietà]]. Negli [[Anni Ottanta]] [[Marco Bellocchio]] in [[Salto nel vuoto]], che come ''Desiderio'' inizia con un suicidio di una donna, rompe il cerchio chiuso della negatività di un rapporto donna uomo col suicidio nel finale del protagonista, il giudice. Lo stesso canone del precipitare dall'alto, qui metafora del rifiuto del proprio ruolo che porta invece la donna verso la libertà nell'alleanza col bambino, in linea con il metodo di [[Massimo Fagioli]].
 
==Distribuzione==