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[[File:Sergio Mattarella Carlo Cottarelli.jpg|miniatura|Il [[presidente del Consiglio incaricato]] [[Carlo Cottarelli]] a colloquio con il [[Presidente della Repubblica Italiana|presidente della Repubblica]] [[Sergio Mattarella]] il 28 maggio [[2018]].]]
* 24 maggio: il [[Presidente del Consiglio incaricato]] [[Giuseppe Conte (giurista)|Giuseppe Conte]] avvia le Consultazioni a [[Palazzo Montecitorio]] dove incontra tutte le forze politiche presenti in Parlamento.
* 27 maggio: Giuseppe Conte sciogliendo la riserva rimette al presidente della Repubblica l'incarico di formare il governo. Successivamente il presidente della Repubblica [[Sergio Mattarella]] rilascia una dichiarazione affermando che - nonostante l'impegno profuso nell'accompagnare il tentativo di formazione di un governo appoggiato dalle forze di maggioranza - nella lista dei ministri presentata da Conte ha suscitato in lui perplessità la proposta di [[Paolo Savona]] per il [[Ministero dell'economia e delle finanze|dicastero dell'Economia]], e data l'indisponibilità a ogni altra soluzione non è stato possibile proseguire con la costituzione del governo. Il presidente della Repubblica sottolinea infatti la propria richiesta di indicazione di un esponente della maggioranza, coerente con l'accordo di programma e dichiara che Savona sarebbe stato visto come "sostenitore di una linea, più volte manifestata, che potrebbe provocare, probabilmente, o, addirittura, inevitabilmente, la fuoruscita dell'Italia dall'[[euro]]. Cosa ben diversa da un atteggiamento vigoroso, nell'ambito dell'Unione europea, per cambiarla in meglio dal punto di vista italiano". Tale scelta, infatti, riguardante un tema "che non è stato in primo piano durante la recente campagna elettorale", per Mattarella avrebbe "configurato rischi concreti per la tutela dei risparmi degli italiani".<ref>{{Cita web|url=http://www.quirinale.it/elementi/Continua.aspx?tipo=Discorso&key=833|titolo=Il sito ufficiale della Presidenza della Repubblica|autore=Segretariato generale della Presidenza della Repubblica-Servizio sistemi informatici- reparto web|sito=Quirinale|lingua=it|accesso=2018-05-30}}</ref> A seguito di ciò, [[Giorgia Meloni]] e [[Luigi Di Maio]] annunciano quindi la volontà di mettere in [[Impeachment#Italia|stato di accusa]] Mattarella ai sensi dell'articolo 90 della Costituzione.<ref name=messa-stato-accusa></ref><ref>{{cita web|url=https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/05/27/governo-di-maio-occorre-impeachment-mattarella-per-evitare-reazioni-della-popolazione-e-poi-si-torna-al-voto/4385875/|titolo=Governo, Di Maio: “Occorre impeachment Mattarella per evitare reazioni della popolazione. Poi si torna al voto”|sito=[[il Fatto Quotidiano]]|autore=F.Q.|data=27 maggio 2018|accesso=29 maggio 2018}}</ref>
* 28 maggio: il presidente Mattarella convoca l'economista [[Carlo Cottarelli]] e gli conferisce l'incarico, accettato con riserva, di formare un governo tecnico.
* 31 maggio: il prof. [[Carlo Cottarelli]] sciogliendo la riserva rimette al [[Presidente della Repubblica Italiana|presidente della Repubblica]] l'incarico di formare il Governo, essendosi nuovamente create le condizioni per un governo politico. Nella stessa giornata, alle 21, Mattarella convoca [[Giuseppe Conte (giurista)|Giuseppe Conte]] affidandogli nuovamente l'incarico di [[Presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana|presidente del Consiglio]]. Conte accetta l'incarico e presenta la lista dei ministri.