Scienza medievale: differenze tra le versioni

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[[File:Woman teaching geometry.jpg|thumb|upright=1.1|Una figura magistrale femminile, probabilmente [[allegoria|allegorica]], munita di [[squadra e compasso]], insegna la [[geometria]] a dei discepoli (illustrazione degli ''[[Elementi (Euclide)|Elementi]]'' di [[Euclide]], 1309-1316 circa).]]
La '''scienza nel Medioevo''' si fondava su una visione organica del sapere, per la quale i diversi fenomeni della natura risultavano strutturalmente interconnessi e collegati al tutto, ed il loro aspetto apparentemente [[oggetto (filosofia)|oggettivo]] non era slegato dalla [[soggettività]] dello scienziato, che doveva anzi venire coinvolta nel processo di svelamento della [[verità]]: {{citazione|Ogni oggetto materiale era considerato come la figurazione di qualcosa che gli corrispondeva su un piano più elevato e che diventava così il suo simbolo. Il simbolismo era universale, e il pensare era una continua scoperta di significati nascosti, una costante "ierofania".|[[Jacques Le Goff]], ''La civiltà dell'Occidente medievale'', 1964 <ref name=goff>Trad. it. di A. Menitoni, pp. 354-55, Einaudi, Torino, 1981.</ref>}}
{{citazione|Ogni oggetto materiale era considerato come la figurazione di qualcosa che gli corrispondeva su un piano più elevato e che diventava così il suo simbolo. Il simbolismo era universale, e il pensare era una continua scoperta di significati nascosti, una costante "ierofania".|[[Jacques Le Goff]], ''La civiltà dell'Occidente medievale'', 1964 <ref name=goff>Trad. it. di A. Menitoni, pp. 354-55, Einaudi, Torino, 1981.</ref>}}
==Caratteristiche==