Ex territori orientali della Germania: differenze tra le versioni

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Nel 1871, al tempo della fondazione dell'Impero tedesco la [[Prussia]] fu la parte più grande e dominante dell'Impero. Così, i territori del [[Brandeburgo orientale]], [[Slesia]], [[Pomerania]] e le provincie di [[Provincia Prussia|Prussia]] e [[Poznań]] (Posen), furono tutte parti del territorio dell'Impero tedesco nel 1871. Successivamente questi territori furono chiamati in tedesco "Ostgebiete des Deutschen Reiches" (Territori orientali dell'Impero tedesco).
 
In alcune aree, come nella [[Provincia di Posen]] o nella parte a sud-est dell'[[Provincia dell'Alta Slesia|Alta Slesia]], l'area che più tardi sarebbe diventadiventata il [[Corridoio Polacco]], la maggioranza della popolazione era polacca mentre altrove era prevalentemente tedesca. Con il Trattato di Versailles nel 1919, i territori ad apparente maggioranza polacca furono ceduti alla Polonia, anche se in alcuni casi i loro abitanti, tramite referendum, si pronunciarono contro. In conseguenza a questi spostamenti di frontiera venne a crearsi una significativa minoranza di [[etnia tedesca]] in Polonia a ridosso dei confini con la Germania. Il maltrattamento di questa minoranza da parte dei governi polacchi e la politica di espansione tedesca perseguita da [[Adolf Hitler]] porterà allo scoppio della seconda guerra mondiale.
 
== Gli ex territori orientali nella politica del XX secolo ==