Chiesa dei Santi Martino e Giorgio (Caldarola): differenze tra le versioni

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[[File:Caldarola, chiesa dei Santi Martino e Giorgio (Fab18i).jpg|miniatura|272x272px|Chiesa dei Santi Martino e Giorgio, vista frontale]]
Del primitivo edificio sacro è rimasta l'abside orientata ad est come da consuetudine medievale (ovvero verso Gerusalemme) e da tale elemento è possibile capire come la chiesa fosse a due cappelle sovrapposte; l'ambiente inferiore doveva essere molto più spazioso di quello sovrastante e sicuramente destinato al culto, la presenza dell'affresco attribuito al [[Maestro di Rasiglia]] raffigurante San Leonardo di Nobilacum e Madonna in trono col Bambino, testimonia tuttora la qualità degli spazi interni. Si ipotizza che l'antica chiesa romanica possa essere ''"sorta sui resti di un sacello non cristiano dacché nelle immediate vicinanze non mancano toponimi che rievocano vicende agro-pastorali di natura pagana"''.
[[File:Caldarola, chiesa dei Santi Martino e Giorgio, san Martino e il povero sopra il portale.jpg|miniatura|Caldarola, chiesa dei Santi Martino e Giorgio. Bassorilievo medievale sopra l'ingresso, San Martino dona il mantello al povero|alt=|sinistra|195x195px]]
Oggi l'edificio sacro si presenta nella forma assunta in seguito ad una trasformazione eseguita prima della metà del Cinquecento. La fabbrica fu notevolmente ampliata e ottenendo una struttura completamente diverse da quella originaria e assolutamente singolare come conformazione.
 
L'ampliamento fu eseguito conservando della chiesa originaria soltanto due lati, la parte absidale e la parete laterale sud. È stata ipotizzata la presenza di altri edifici preesistenti che parzialmente utilizzati condussero all'attuale conformazione, in particolare in riferimento alla facciata principale, al protiro che vi sorge addossato, al portale, alla formella raffigurante [[Martino di Tours|San Martino]], alla nicchia e su un frammento di affresco che in essa si conserva; ma non si riesce comunque a capire il motivo per cui gli uomini dell'allora comunità di Vestignano, tanto si siano ingegnati per salvare queste parti di edificio.
 
[[File:Caldarola, chiesa dei Santi Martino e Giorgio, san Martino e il povero sopra il portale.jpg|miniatura|Caldarola, chiesa dei Santi Martino e Giorgio. Bassorilievo medievale sopra l'ingresso, San Martino dona il mantello al povero]]
Quindi, sopra l'architrave della porta d'ingresso è visibile una pietra rettangolare con l'altorilievo di San Martino a cavallo che dà il mantello al povero; la scultura dovrebbe essere appartenuta al primo edificio, nell'angolo alto a sinistra della pietra scolpita, in lettere gotiche è inciso: ''S. Martinus'' un elemento, questo, paleograficamente importante per la datazione al secolo XII - XIII quindi, al sorgere della piccola chiesa romanica.