LVMH: differenze tra le versioni
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Il gruppo LVMH è stato creato nel [[1987]] con la fusione di due società (da cui l'acronimo, ottenuto dalle iniziali): [[Louis Vuitton]], impresa specializzata negli accessori di moda, fondata nel [[1854]], e [[Moët Hennessy]], un'impresa specializzata nei vini e alcolici creata nel [[1971]].
A causa di disaccordi profondi intervenuti tra le due parti, una terza parte interviene nella negoziazione: [[Bernard Arnault]], già presidente e proprietario del gruppo. Arnault, grazie all'aiuto della banca [[Lazard]], ha implementato una struttura finanziaria sofisticata che gli ha permesso di controllare il gruppo con una partecipazione minoritaria del 4%, suddivisa in 10 [[holding]]. Quindici anni dopo, e dopo numerose acquisizioni LVMH diviene leader mondiale del lusso. Oggi il suo portafoglio è composto da più di 60 brand
===L'espansione internazionale===
LVMH cerca di ampliare la propria internazionalizzazione prendendo il controllo di grandi marchi italiani ed americani della moda. Questa strategia
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Nel 2014 apre la Louis Vuitton Corporate Foundation. Nell'aprile 2015 LVMH acquisisce, tramite L Capital Asia, un fondo di investimento controllato da LVMH, M1 Fashion e [[Pepe Jeans]]<ref>{{cita web|lingua=fr|url=https://www.abcbourse.com/marches/lvmh-bruxelles-autorise-l-operation-pepe-jeans_324512_MCp.aspx |titolo=LVMH: Bruxelles autorise l'opération Pepe Jeans|pubblicazione=abcbourse.com}}</ref>, e nell'ottobre 2015 il quotidiano [[Le Parisien]] per circa 50 milioni di euro, rafforzando la sua divisione stampa che già possiede il quotidiano economico-finanziario [[Les Échos]].<ref>{{cita web|lingua=fr|url=https://www.lemonde.fr/actualite-medias/article/2015/10/21/le-rachat-du-parisien-par-lvmh-est-definitif_4793674_3236.html |titolo=Le rachat du «Parisien» par LVMH est définitif|autore= Alexis Delcambre|pubblicazione= Le Monde |data= 21 ottobre 2015}}</ref> Nel luglio 2016 LVMH vende i marchi [[Donna Karan]] e [[DKNY]] per 650 milioni di dollari a [[G-III Apparel]].<ref>{{cita web|lingua=fr|url=https://www.lemonde.fr/economie/article/2016/07/25/lvmh-cede-la-marque-de-pret-a-porter-donna-karan_4974231_3234.html |titolo=LVMH cède la marque de prêt-à-porter Donna Karan|autore= Nicole Vulser|pubblicazione= Le Monde |data= 25 luglio 2016}}</ref>. Tre mesi più tardi, nell'ottobre 2016, rileva per 640 milioni di dollari l'80% di [[Rimowa]], una società tedesca specializzata in valigie.<ref>{{cita web|lingua=fr|url=https://www.lemonde.fr/economie-francaise/article/2016/10/04/lvmh-acquiert-le-malletier-allemand-rimowa_5007879_1656968.html|titolo= LVMH acquiert le malletier allemand Rimowa|pubblicazione= Le Monde|data= 4 ottobre 2016}}</ref><ref>{{cita web|lingua=fr|url=https://www.lemonde.fr/economie/article/2016/10/04/le-fabricant-de-valises-rimowa-se-fait-la-malle-chez-lvmh_5007927_3234.html |titolo=Le fabricant de valises Rimowa se fait la malle chez LVMH|autore= Nicole Vulser|pubblicazione= Le Monde|data= 4 ottobre 2016}}</ref>.
Nel marzo 2017 LVMH rileva una partecipazione di maggioranza in [[Francis Kurkdjian|Maison Francis Kurkdjian]], società di profumi
===L'acquisizione di Christian Dior===
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