LVMH: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
aggiunte fonti con rimpolpatina
Riga 64:
Il gruppo LVMH è stato creato nel [[1987]] con la fusione di due società (da cui l'acronimo, ottenuto dalle iniziali): [[Louis Vuitton]], impresa specializzata negli accessori di moda, fondata nel [[1854]], e [[Moët Hennessy]], un'impresa specializzata nei vini e alcolici creata nel [[1971]].
 
A causa di disaccordi profondi intervenuti tra le due parti, una terza parte interviene nella negoziazione: [[Bernard Arnault]], già presidente e proprietario del gruppo. Arnault, grazie all'aiuto della banca [[Lazard]], ha implementato una struttura finanziaria sofisticata che gli ha permesso di controllare il gruppo con una partecipazione minoritaria del 4%, suddivisa in 10 [[holding]]. Quindici anni dopo, e dopo numerose acquisizioni LVMH diviene leader mondiale del lusso. Oggi il suo portafoglio è composto da più di 60 brand i quali possono vantaredi tradizione e prestigio.
 
===L'espansione internazionale===
LVMH cerca di ampliare la propria internazionalizzazione prendendo il controllo di grandi marchi italiani ed americani della moda. Questa strategia di internazionalizzazione accelerata si è tradotta nell'acquisizione recente di firme,marche principalmente straniere: nel corso degli anni [[1999]] e [[2000]] più di 25 marche sono passate sotto il controllo di LVMHacquisite. QuesteOperazioni operazioni si sono realizzate in un contesto di concorrenza esacerbata incausa seguito alll'entrata nel settore del gruppo Pinault-Primtemps-Redoute ([[Kering|PPR]]) che ha impedito ad LVMH di prendere il controllo del gruppo fiorentino [[Gucci]] nel marzo del [[1999]]. Nel marzo 2011 [[Bulgari (azienda)|Bulgari]] entra a far parte del gruppo un'altra azienda: [[Bulgari (azienda)|Bulgari]].<ref>[http://www.ilsole24ore.com/art/finanza-e-mercati/2011-03-07/maxi-alleanza-bulgarilvmh-maggioranza-084015.shtml?uuid=Aaf3g4DD A Lvmh la maggioranza del gruppo Bulgari - Un simbolo del lusso italiano cambia bandiera- Il titolo vola in borsa]</ref> L'8Nel luglio 2013, a [[Parigi]] viene comunicato che la famiglia [[Loro Piana]] ha cedutocede l'80% dell'azienda al gruppo francese LVMH per 2 miliardi di euro. Sergio e Pier Luigi Loro Piana conserveranno una partecipazione del 20% nella società e manterranno le loro funzioni alla guida dell'azienda.<ref>[http://www.lastampa.it/2013/07/08/economia/loro-piana-ai-francesi-di-lvmh-affare-da-due-miliardi-di-euro-BNJnfIDCrXEu6dnqpwEOKK/pagina.html/ Anche Loro Piana ai francesi di Lvmh. Un affare da due miliardi di euro] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20130709092135/http://lastampa.it/2013/07/08/economia/loro-piana-ai-francesi-di-lvmh-affare-da-due-miliardi-di-euro-BNJnfIDCrXEu6dnqpwEOKK/pagina.html |data=9 luglio 2013 }}</ref>
 
===Più forteRafforzamento nell'editoria===
Nel 2014 apre la Louis Vuitton Corporate Foundation. Nell'aprile 2015 LVMH acquisisce, tramite L Capital Asia, un fondo di investimento controllato da LVMH, M1 Fashion e [[Pepe Jeans]]<ref>{{cita web|lingua=fr|url=https://www.abcbourse.com/marches/lvmh-bruxelles-autorise-l-operation-pepe-jeans_324512_MCp.aspx |titolo=LVMH: Bruxelles autorise l'opération Pepe Jeans|pubblicazione=abcbourse.com}}</ref>, e nell'ottobre 2015 il quotidiano [[Le Parisien]] per circa 50 milioni di euro, rafforzando la sua divisione stampa che già possiede il quotidiano economico-finanziario [[Les Échos]].<ref>{{cita web|lingua=fr|url=https://www.lemonde.fr/actualite-medias/article/2015/10/21/le-rachat-du-parisien-par-lvmh-est-definitif_4793674_3236.html |titolo=Le rachat du «Parisien» par LVMH est définitif|autore= Alexis Delcambre|pubblicazione= Le Monde |data= 21 ottobre 2015}}</ref> Nel luglio 2016 LVMH vende i marchi [[Donna Karan]] e [[DKNY]] per 650 milioni di dollari a [[G-III Apparel]].<ref>{{cita web|lingua=fr|url=https://www.lemonde.fr/economie/article/2016/07/25/lvmh-cede-la-marque-de-pret-a-porter-donna-karan_4974231_3234.html |titolo=LVMH cède la marque de prêt-à-porter Donna Karan|autore= Nicole Vulser|pubblicazione= Le Monde |data= 25 luglio 2016}}</ref>. Tre mesi più tardi, nell'ottobre 2016, rileva per 640 milioni di dollari l'80% di [[Rimowa]], una società tedesca specializzata in valigie.<ref>{{cita web|lingua=fr|url=https://www.lemonde.fr/economie-francaise/article/2016/10/04/lvmh-acquiert-le-malletier-allemand-rimowa_5007879_1656968.html|titolo= LVMH acquiert le malletier allemand Rimowa|pubblicazione= Le Monde|data= 4 ottobre 2016}}</ref><ref>{{cita web|lingua=fr|url=https://www.lemonde.fr/economie/article/2016/10/04/le-fabricant-de-valises-rimowa-se-fait-la-malle-chez-lvmh_5007927_3234.html |titolo=Le fabricant de valises Rimowa se fait la malle chez LVMH|autore= Nicole Vulser|pubblicazione= Le Monde|data= 4 ottobre 2016}}</ref>.
 
Nel marzo 2017 LVMH rileva una partecipazione di maggioranza in [[Francis Kurkdjian|Maison Francis Kurkdjian]], società di profumi di alta gamma creata nel 2009.<ref>{{cita web|lingua=en|url=https://www.reuters.com/article/us-lvmh-perfume-idUSKBN16R22R |titolo=LVMH buys Maison Francis Kurkdjian stake in luxury perfume push /autore= Dominique Vidalon e Pascale Denis|pubblicazione= Reuters|data= 20 marzo 2017}}</ref>. Nello stesso mese, [[De Beers]] annuncia l'acquisizione da parte di LVMH della loro joint venture "De Beers Diamond Jewelers", comprendente 32 negozi, per un importo non divulgato.<ref>{{cita web|lingua=en|url=https://www.reuters.com/article/us-diamonds-debeers-lvmh-idUSKBN16U157 |titolo=Diamond group De Beers buys out retail partner LVMH |pubblicazione= Reuters|data= 23 marzo 2017}}</ref>.
===L'acquisizione di Christian Dior===