Procedura concorsuale: differenze tra le versioni
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Il [[codice del commercio del 1865]] ignorava il concordato preventivo ed ammetteva due moratorie: quella anteriore al fallimento e quella posteriore. La prima consisteva in una proroga di sei mesi al pagamento dei debiti, che poi si risolveva in un accordo tra fallito e creditori. Il secondo procedimento arrestava la procedura di fallimento e presupponeva che il fallito potesse pagare in toto i creditori e non dava la garanzia che, invece, offriva il fallimento. Il concordato preventivo fu introdotto con la legge 24 maggio 1903 n. 193. Con il [[Regio Decreto 16 marzo 1942, n. 267]]
Con il passare del tempo, lo scopo delle procedure concorsuali, per le imprese di maggiori dimensioni, diventa la ricollocazione sul mercato dell'attività, più che la soddisfazione dei creditori. Il decreto legge 14 marzo 2005, n. 35 convertito nella legge 14 maggio 2005, n. 80, dhe delegò al governo la riforma organica delle procedure concorsuali regolate dal [[Regio Decreto 16 marzo 1942, n. 267]]. La delega venne attuata con il d.lgs 9 gennaio 2006, n. 5 con cui il governo abolì l'[[amministrazione controllata]] e introdusse alcune novità sia sulle procedure concorsuali in generale, sui requisiti per richiedere il fallimento, sull'imprenditore, sui poteri del curatore e del comitato dei creditori che sul processo fallimentare.
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