Fontana delle 99 cannelle: differenze tra le versioni

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I mascheroni sono tutti diversi fra loro e intervallati da formelle rettangolari, novantatré delle quali contenenti un [[fiore]] in rilievo e un [[rosone]], mentre le rimanenti sei sono vuote<ref name=Marcantonio>{{cita web|autore=Bruna Marcantonio|url=http://brunamarcantonio.splinder.com/|titolo=La Fontana delle 99 Cannelle|accesso=16-12-10}}</ref>. Queste ultime rappresenterebbero le [[Stigmate|piaghe del Cristo]], mentre il [[rosone]] è a simboleggiare il ciclo della vita e quindi l'[[eternità]]<ref name=Marcantonio/>.
 
[[File:L'Aquila 2011 by-RaBoe-030.jpg|thumb|upright=1.30|left|Particolare della fontana]]
Secondo la tradizione, la funzione dei mascheroni è quella di rappresentare allegoricamente i signori dei novantanove castelli che contribuirono alla [[Storia dell'Aquila#Fondazione, ricostruzione e ascesa della città|fondazione dell'Aquila]] nel [[XIII secolo]]. La città sarebbe infatti costituita di novantanove piazze, novantanove chiese e novantanove fontane, ciascuna riferita al castello di riferimento, e la fontana della Rivera testimonierebbe tale operazione; in realtà il numero dei locali su cui fu fondata [[L'Aquila]] è leggermente minore di novantanove, e anche il numero di mascheroni dai quali sgorga l'acqua è attualmente di novantatré. Difatti, altre sei cannelle, di dimensioni minori e senza alcuna funzione pratica, sono poste poco sotto il parapetto del lato destro, probabilmente per alimentare la leggenda del numero [[99 (numero)|novantanove]]<ref name="FAI"/>.