Marcia su Versailles: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Trottapiano (discussione | contributi)
Riga 28:
La Marcia era guidata da [[Gilbert du Motier de La Fayette|de La Fayette]], capo della [[Guardia nazionale francese|Guardia Nazionale]], che sperava di evitare massacri e distruzioni grazie all’appoggio della Guardia Nazionale che partecipava anch’essa.
 
All’arrivo a Versailles i manifestanti vennero accolti dai membri dell’[[Assemblea nazionale costituente|Assemblea]], i quali pensavano fosse soltanto una semplice manifestazione a causa della carestia; unicamente Robespierre riuscì a parlare alla folla e a calmarla, promettendo di chiedere l’udienzal'udienza al Re. È in questa occasione che Robespierre si mise in mostra e iniziò la sua scalata politica.
 
Guidate dal Presidente dell’Assemblea, cinque donne scelte come delegate si presentarono al Re per esporre le richieste del popolo. Il Re si dimostrò disponibile e promise di accettare le proposte delle donne: inoltre diede ordine di aprire i magazzini reali per sfamare la folla.
 
La folla però era inquieta e non appagata. Non si ritirò: invase il palazzo nonostante la coraggiosa difesa delle guardie del corpo del Re, alcunedue delle quali, [[François Rouph de Varicourt]] e [[Antoine Joseph Pagés des Huttes]], vennero uccise per salvare la regina, i loro cadaveri decapitati con un colpo d'ascia da una delle guardie di La Fayette, [[Mathieu Jouve Jourdan]], e le loro teste poste su delle picche.
 
De La Fayette riuscì ad evitare la carneficina dei soldati contro la folla e convinse il Re a parlare ai manifestanti. Il Re promise che sarebbe tornato a Parigi e la folla accettò la promessa, che venne mantenuta nel primo pomeriggio del 6 ottobre, quando il Re ritornò forzatamente a Parigi in carrozza con la famiglia, accompagnato dalla folla.