Alluvione di Crotone del 14 ottobre 1996: differenze tra le versioni

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== L'evento ==
Il 14 ottobre [[1996]] la città di [[Crotone]], sul [[Mar Ionio|versante ionico]] della [[Calabria]], subì una violenta inondazione a seguito della caduta di consistenti piogge, che andarono a sommarsi a quelle che già avevano interessato in modo considerevole la [[provincia di Crotone|provincia]] la settimana precedente, esaturando checosì causaronoi terreni e causando piene e straripamenti di diversi corsi d'acqua presenti nella zona tra i quali il torrente Passovecchio e il fiume Esaro.
 
Nella mattinata caddero in particolare sul bacino deldi piccolo fiume Esaroquest'ultimo circa 120&nbsp;mm di pioggia (nella settimana si erano così raggiunti complessivamente i 330&nbsp;mm), che andarono così ad alimentaresovralimentare tutti i corsi d'acqua affluenti dell'Esaro provenienti dalla zona di [[Cutro]]. Nella località di "[[Posto di Movimento di Isola Capo Rizzuto|Stazione Isola Capo Rizzuto]]" si formò così una piena violenta dello stesso fiume, in seguito calcolata con una portata di oltre 1000 m<sup>3</sup>/s.
La piena raggiunse verso le ore 12 il rione "Gabelluccia", nella periferia occidentale di [[Crotone]]: una massa di acqua e fango sommerse i primi piani delle abitazioni dello stesso quartiere crotonese, estendendosi successivamente verso la zona industriale, dove interessò sia i fabbricati in riva sinistra, già allagati in precedenza per lo straripamento dell'affluente Papaniciaro, sia quelli in riva destra, presso il rione "Gesù", dopo di che raggiunse anche il centro storico cittadino.
 
Nella località di "[[Posto di Movimento di Isola Capo Rizzuto|Stazione Isola Capo Rizzuto]]" si formò così un'incontenibile e violenta piena dello stesso fiume (in seguito calcolata con una portata di oltre 1000 m<sup>3</sup>/s).
L'alluvione provocò 6 vittime (Paolo Pupa, Angela Trovato, Luca Buscema, Michela Cicchetto, Luca Tavano e Bruno Comisso<ref>{{cita web|url=https://www.crotone24news.it/politica/9845-alluvione-14-ottobre-1996-le-vittime-nel-cuore-e-nei-ricordi.html|titolo=Alluvione 14 ottobre 1996: le vittime nel cuore e nei ricordi|accesso=19 settembre 2020}}</ref>) e danni assai ingenti: numerosi prefabbricati industriali furono spazzati via dall'acqua, e la zona commerciale e industriale della città risultò essere pesantemente devastata. L'acqua, in alcune strade del centro abitato,
 
La piena raggiunse verso le ore 12 il rione "Gabelluccia", nella periferia occidentale di [[Crotone]]: una massa di acqua e fango sommerse i primi piani delle abitazioni dello stesso quartiere crotonese, estendendosi successivamente verso la zona industriale, dove interessò sia i fabbricati in riva sinistra, già allagati in precedenza per lo straripamento dell'affluente Papaniciaro, sia quelli in riva destra, presso il rione "Gesù", dopodopodiché di chel"acqua raggiunse anche il centro storico cittadino incanalandosi lungo via Nicoletta.
 
L'alluvione provocò 6 vittime (Paolo Pupa, Angela Trovato, Luca Buscema, Michela Cicchetto, Luca Tavano e Bruno Comisso<ref>{{cita web|url=https://www.crotone24news.it/politica/9845-alluvione-14-ottobre-1996-le-vittime-nel-cuore-e-nei-ricordi.html|titolo=Alluvione 14 ottobre 1996: le vittime nel cuore e nei ricordi|accesso=19 settembre 2020}}</ref>) e danni assai ingentiingentissimi: numerosi prefabbricati industriali furono spazzati via dall'acqua, e la zona commerciale e industriale della città risultò essere pesantemente devastata. L'acqua, in alcune strade del centro abitato,
raggiunse perfino i quattro metri d'altezza.
Gli effetti dello straripamento furono poi aggravati dal pesante abusivismo edilizio: i quartieri di Gabelluccia e Gesù, quest'ultimo costruito a ridosso dello stabilimento della [[Montecatini (azienda)|Montecatini]]<ref>Antonino Campenni, ''L<nowiki>'</nowiki>egemonia breve : la parabola del salariato di fabbrica a Crotone''. Soveria Mannelli : Rubbettino, 2002, ISBN 88-498-0454-7, p. 114 ([http://books.google.it/books?id=w1JbPBIE4RsC&pg=PA114&dq=alluvione+Crotone+1996#v=onepage&q=alluvione%20Crotone%201996&f=false])</ref>, erano infatti sorti negli anni '80, nelle zone di espansione del fiume. Furono distrutti quasi tutti i ponti. Vennero colpite 358 imprese con danni per 126 miliardi di lire del 1996<ref>Istituto Ambiente Italia, ''Ambiente Italia 1997 : rapporto sullo stato del paese e analisi del ciclo delle acque'', Decima edizione del Rapporto Legambiente sullo stato del paese, Milano : Edizioni Ambiente, 1997, ISBN 88-86412-45-2</ref>.
 
== Note ==