Ponticelli: differenze tra le versioni

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Durante la Repubblica Napoletana del 1799, Ponticelli contava 4183 abitanti. Il paese fu occupato dalla Compagnia di artiglieria da campagna del capitano Pietro Colletta, dopo che i popolani ebbero bruciato la bandiera giacobina e l’albero della Libertà, dopo aver assalito la guardia civica repubblicana.
 
Colletta fucilò 13 ponticellesi presi che appoggiarono i sanfedisti il 13 giugtnogiugno , le rivolte filo borboniche di Portici e di Barra, e confiscò la statua d’oro di San Rocco dalla chiesa. Una delegazione di ponticellesi ne richiese però fortemente la restituzione, come pure la liberazione di altri ostaggi. Il reparto repubblicano pensò dunque di ripiegare su Napoli.
 
Nell’800 borbonico l’Amministrazione comunale di Ponticelli era composta di dieci decurioni ed una guardia urbana di 19 militi.
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In quegli anni la popolazione in prevalenza socialista e comunista si oppose al regime fascista e per punizione fu aggregata al Comune di Napoli come 17esima sezione.
 
PerIl amor del vero bisogna comunque dire che se non giuridicamente Ponticelli rimase autonoma nel sentire: negli stessi giorni delle 4 giornate di Napoliquartiere si distinse nella Resistenza contro i nazifascisti.
 
La popolazione ponticellese nel tempo crebbe esponenzialmente: con l’inaugurazione del rione INCIS nel 1967 salì a 70mila abitanti.
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=== Regno di Napoli ===
Intanto si erano andati formando due siti urbani distinti, "PonticelloPonticellum grandemagnum" e "PonticelloPonticellum piccoloparvum", che poi si fusero in un unico villaggio assumendo per questo la denominazione plurale di "PonticelliPonticello", com'è documentato nella numerazione dei Villaggi di Napoli del 1497.<ref>[[Gennaro Aspreno Rocco]], ''Brevi cenni storici del Comune di Ponticelli, della sua parrocchiale chiesa e del culto che in essa si rende a S. Maria della Neve'', Napoli, Sangiovanni e figlio, 1914, pp. 22-23.</ref>
 
Ponticelli ha avuto un importante ruolo durante la [[rivoluzione napoletana]] del [[1799]]: vi furono infatti eseguite le condanne a morte inflitte dai repubblicani a tredici uomini fedeli a [[Ferdinando I delle Due Sicilie|Ferdinando IV]].<ref>Dal libro dei morti della Chiesa di Maria Santissima della Neve.</ref>