Azione (filosofia): differenze tra le versioni
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▲Col termine '''necessità''' (di cui sopra) si intende invece il grado secondo di soddisfazione del proprio ego (fisico e non), subordinato al primo e atto a garantire alla nostra persona benessere e dunque sopravvivenza, qualora il grado primo non potesse essere direttamente soddisfatto.{{citazione|Ogni pensiero sorge nella mente, nel suo sorgere mira a passar fuori della mente, nell'atto; proprio come ogni pianta, germinando, cerca di salire alla luce.|[[Ralph Waldo Emerson]]}}
L''''azione''' è, dal punto di vista [[Filosofia|filosofico]], l'intervento di un ente su un altro ente, così da modificarlo.<ref>E.P. Lamanna / F. Adorno, Dizionario dei termini filosofici, Le Monnier, Firenze (rist. 1982).</ref> L'azione, nel [[senso comune]], è però vista anche in [[Antonimia|contrapposizione]] al [[pensiero]] e all'[[Apparenza|apparente]] inerzia della vita dedicata alla [[Riflessione (filosofia)|riflessione]].
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