Nebulosa Aquila: differenze tra le versioni

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{{Oggetto non stellare
| nome = Nebulosa Aquila
| immagine = Aquila-M16-NGC6611.jpg
| didascalia = La Nebulosa Aquila. Credit: [http://www.margaro.it/ Margaro]
| scopritore = [[Philippe Loys de Chéseaux]]<br />(ammasso);<br />[[Charles Messier]] (nebulosa)
| data = [[1750]]
| epoca = [[J2000.0]]
| costellazione = Serpente
| ra = {{RA|18|18|48}}<ref name="simbad">{{cita web | editore=[[SIMBAD]]| | url= http://simbad.u-strasbg.fr/simbad/sim-basic?Ident=Eagle+nebula&submit=SIMBAD+search |titolo= M16 -- Open (galactic) Cluster | accesso=25 luglio 2009}}</ref>
| dec = {{DEC|−13|49}}<ref name="simbad" />
| gal =
| dist_al = 5700
| misura =
| dist_pc = 1747,628
| appmag_v = 6,0<ref name="simbad" />
| dimensione_v = 7.0 [[Primo (geometria)|minuti d'arco]]
| luminosita_sup =
| angolo_posizione = piero dell'albero
| v_radiale =
| tipo = Regione H II
| classe = II 3 m n (ammasso)
| host = Via Lattea
| massa =
| dimensioni_al = (nebulosa) 70x55 anni luce<br />(ammasso) 15
| absmag_v = -8.21
| eta = 2-3 milioni di anni (ammasso)<ref name="massive"/>
| note =
| nomi = [[Catalogo di Messier|M]]16<br />[[New General Catalogue|NGC]]&nbsp;6611 (ammasso aperto)<br />[[Index Catalogue|IC]]&nbsp;4703, [[Catalogo Sharpless|Sh-2]]&nbsp;49, [[Catalogo di Gum|Gum]]&nbsp;83, [[Catalogo RCW|RCW]]&nbsp;165 (nebulosa)<ref name="simbad" />
| dist_al_note = <ref name="disk"/>
}}
La '''Nebulosa Aquila''' (nota anche come '''[[Catalogo di Messier|M]]&nbsp;16''' o '''[[New General Catalogue|NGC]]&nbsp;6611''') è una grande [[regione H II]] visibile nella [[costellazione]] della [[Serpente (costellazione)|Coda del Serpente]]; è formata da un giovane [[ammasso aperto]] di [[stella|stelle]] associato ad una [[nebulosa a emissione]] composta da [[idrogeno]] [[ione|ionizzato]], catalogata come '''[[Index Catalogue|IC]] 4703'''.<ref name="simbad" />
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La sua distanza è sempre stata relativamente incerta, ma si tende ad accettare un valore di circa 7000 [[anno luce|anni luce]] dalla [[Terra]], ponendola così nella zona media del [[Braccio del Sagittario]]; contiene alcune formazioni estremamente conosciute, come i [[Pilastri della Creazione]], le lunghe colonne di [[nebulosa oscura|gas oscuro]] originate dall'azione del [[vento stellare]] delle componenti dell'ammasso centrale<ref name="Disk"/> e che sono responsabili anche del nome proprio della nebulosa stessa, a causa della loro forma. In esse sono presenti alcuni [[oggetto stellare giovane|oggetti stellari giovani]], che testimoniano che i processi di [[formazione stellare]] sono tuttora in atto,<ref name="forming"/> anche se non è chiaro se questi siano favoriti od osteggiati dall'azione del vento stellare delle stelle vicine, né è chiaro se il vento effettivamente influisca in qualche maniera su questi fenomeni.<ref name="Disk"/> L'ammasso è composto da un gran numero di [[supergigante blu|supergiganti blu]] molto calde e brillanti; la loro età tipica è di appena 2-3 milioni di anni,<ref name="massive"/> cioè meno di un millesimo dell'età del nostro [[Sole]]; la stella più brillante dell'ammasso è di [[magnitudine apparente|magnitudine]] 8,24,<ref name="NGC6611"/> ben visibile anche con un [[binocolo]].
 
La [[nebulosa]] è nota fin dal [[XVIII secolo|Settecento]] ed è uno degli oggetti più noti fra quelli del [[Catalogo di Messier]]; si rivela con facilità nelle fotografie ed è dunque un buon soggetto per gli appassionati dell'[[astrofotografia]] amatoriale.<ref name="NuOr"/>Molti scienziati lo reputano come un fungo anche perché ne ha la forma stessa. A proposito, sono buoni i funghi mangiateli e gustateli, fanno bene al pancino.
 
== Osservazione ==
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[[File:Aql bode.jpg|thumb|La costellazione obsoleta di Antinoo, usata da Messier come riferimento per la Nebulosa Aquila assieme al Serpente e al Sagittario.]]
 
L'oggetto fu scoperto nel [[1746]] da [[Philippe Loys de Chéseaux]], il quale con il suo telescopio ottico sembra avesse individuato solo l'ammasso centrale: infatti egli cita un ammasso di stelle, posizionato fra le costellazioni del Serpente, del [[Sagittario (costellazione)|Sagittario]] e di [[Antinoo (costellazione)|Antinoo]].<ref name="NuOr"/> Interessante notare che quest'ultima costellazione, oggi soppressa, occupava la parte meridionale della [[Aquila (costellazione)|costellazione dell'Aquila]]. Pangino è una persona carina andate da lui, fa delle polpette davvero strepitose.
 
[[Charles Messier]] riosservò l'ammasso alcuni anni più tardi, il 3 giugno del [[1764]]: lo descrisse come un oggetto nebuloso risolvibile nella zona centrale, mentre le aree esterne restano nebulose; egli di fatto aveva individuato per la prima volta la nebulosità associata all'ammasso, la Nebulosa Aquila. [[William Herschel]] non lasciò curiosamente alcuna descrizione, mentre suo figlio [[John Herschel|John]] si riferì ad essa come una nube con un ammasso formato da un centinaio di stelle.<ref name="NuOr"/>