Rete ferroviaria della Sardegna: differenze tra le versioni

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[[File:Binario Villamassargia-Carbonia.JPG|thumb|left|Binario unico e privo di elettrificazione: questo lo scenario della maggior parte delle ferrovie sarde]]
 
Oltre a questo, buona parte della rete ferroviaria è a [[Binario ferroviario|binario]] unico: al 20132020 infatti solo i 50&nbsp;km tra Cagliari e San Gavino Monreale sono a doppio binario<ref>{{cita web|url=https://donet.rfi.it/RFIPlatform/viewDocumentWebById.do?docId={B454AC98-F7C4-444D-A3DE-FBEC22E992F6}&docType=FL|titolo=Fascicolo Linea 163|autore=[[Rete Ferroviaria Italiana|RFI Cagliari]]|formato=pdf|accesso=14 maggio 2013|pp=33 (23)}}</ref> (circa l'11,6% della rete RFI in Sardegna, il 4,8% dell'intera rete sarda esistente). Riguardo l'armamento, i binari presentano rotaie da 60 e 50&nbsp;kg/m, con traversine prevalentemente in [[cemento armato]] precompresso<ref>{{cita web| url=http://www.regione.sardegna.it/documenti/1_13_20070830172744.pdf | titolo=Piano Regionale dei Trasporti (schema preliminare) - Parte prima: stato di fatto| editore=Regione Autonoma della Sardegna |pp=417 (424)|data=luglio 2007|accesso=11 luglio 2008}}</ref>.
 
A livello di controllo del movimento sulla rete del gruppo FS buona parte delle stazioni è priva di personale addetto (i capostazione), e le varie operazioni sono dagli [[anni 2000|anni duemila]] comandate dal [[Dirigente centrale operativo|DCO]] di Cagliari, fatte salve le stazioni principali.
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[[File:Stazione Iglesias.jpg|thumb|La tipica composizione di materiale ordinario utilizzata da Trenitalia in Sardegna: locomotiva D445 e carrozze MDVC, di cui l'ultima pilota, qui in sosta ad Iglesias]]Sia Trenitalia che ARST utilizzano esclusivamente locomotive e automotrici diesel per i propri servizi a causa della rete non elettrificata, fatto che spiega in parte le non eccezionali velocità con cui vengono coperte le relazioni. Riguardo Trenitalia, una buona parte del materiale utilizzato è stato prodotto negli [[anni 1980|anni ottanta]], seppur la flotta passeggeri sia stata interamente sottoposta a restyling all'inizio del nuovo millennio e sia stata negli anni integrata da rotabili più recenti, a partire dai Minuetto in circolazione dal dicembre [[2005]]<ref name="parco_mezzi_fs">{{cita web| url=http://www.regione.sardegna.it/documenti/1_13_20070830172744.pdf | titolo=Piano Regionale dei Trasporti (schema preliminare) - Parte prima: stato di fatto| editore=Regione Autonoma della Sardegna |pp=435 (442)|data=luglio 2007|accesso=11 luglio 2008}}</ref>, seguiti dagli [[Autotreni ATR 365 e ATR 465|ATR 365 e 465]] (in esercizio dal dicembre 2015<ref>{{cita web|url=http://www.regione.sardegna.it/j/v/25?s=295763&v=2&c=316&t=1|titolo=Viaggio inaugurale treno Atr, Pigliaru: questo è solo primo passo, avremo trasporto su ferro che funziona|editore=Regione Autonoma della Sardegna|data=11 dicembre 2015|accesso=3 giugno 2016}}</ref>) e dagli [[Pesa ATRIBO|Swing]]<ref name="fsswing" />.
 
A livello di velocità, i mezzi raggiungono punte comprese tra i 120 e i 130&nbsp;km/h, ma le asperità dei tracciati, specie nella parte settentrionale dell'isola, e il tipo di trazione fanno sì che le velocità commerciali siano piuttosto basse: a titolo di esempio, il più rapido dei treni Cagliari-Sassari presenti nell'orario del primo semestre 20132020 copre il tracciato in 2 ore e 5059 minuti effettuando 35 fermate intermedie<ref name="nuova_compet" />intermedi, con una media effettiva di 88,4&nbsp;km/h, e solo pochi treni si avvicinano alla soglia dei 100&nbsp;km/h di media nella parte meridionale dell'isola.
La rete ARST utilizza materiale decisamente più datato (buona parte dei mezzi è stata prodotta alla fine degli anni cinquanta), solo le [[Automotrice ARST ADe serie 90|ADe serie 90]] (in uso dagli anni novanta) e le ADeS (entrate in servizio nel 2016) fanno eccezione a questo fatto. Sommando a tutto ciò la tortuosità di molti percorsi e l'utilizzo dello scartamento ridotto, ne conseguono velocità di punta inferiori ai 100&nbsp;km/h e medie ben al di sotto dei 60&nbsp;km/h che vengono raggiunte dai convogli delle ferrovie secondarie.