Bruno (Italia): differenze tra le versioni

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=== I Faà ===
Secondo la leggenda i [[Faà di Bruno (famiglia)|Faà]] giunsero in Italia dall'Inghilterra nel VII secolo al seguito di San Colombano che operò in Lombardia, dove fondò l'abbazia di Bobbio. Si può più realisticamente ipotizzare che abbiano origini locali, [[Faà di Bruno (famiglia)|Faà]] deriverebbe dalla forma dialettale ''fea'' che significa pecora, o anzi che abbiano origini celto-galliche, dove ''fea'' significa fata ( a dimostrazione di questo c'è anche il fatto che il simbolo araldico della famiglia è proprio una fata ). Nel 1357, primo dato certo, troviamo Giovanni Battista Faà, notaio di Fontanile da cui si può presuppore abbia origine il casato. Nel 1570 Giovanni Matteo Faà, detto Horatio, acquista il castello e due terzi del feudo da Cesare Scarampi; successivamente, nel 1580, acquista il resto del feudo. Nel 1585 inizia la prima lite tra la Comunità di Bruno e i Faà; la comunità invia una supplica, probabilmente a Guglielmo Gonzaga, per impedire che Horatio Faà ottenesse la prerogativa della caccia nel feudo; probabilmente le suppliche furono ascoltate dai Gonzaga perchèperché nelle prerogative dei marchesi nel 1604, non rientra quella della caccia. Un altro episodio problematico per la comunità fu il matrimonio tra Ferdinando Gonzaga, duca di Mantova, e Camilla Ardizzina Faà. Le nozze furono celebrate nel 1616 e come regalo di nozze il duca fece affrescare le stanze del piano nobile del castello da pittori manieristi ispiratisi alla corte di Mantova. Inoltre il duca regalò a Camilla anche il Marchesato di Mombaruzzo. Camilla fu poi ripudiata e costretta a ritirarsi nel monastero del Corpus Domini di Ferrara dove morì nel 1662. Un episodio ancora più eclatante fu l'assalto al castello di Bergamasco da parte del famigerato Ortensio Faà, parroco di Carentino, compiuto il giorno di Pasqua del 1686 e conosciuto con il Nome di ''Eccidio di Bergamesco''
 
== Società ==