Fernand Léger: differenze tra le versioni

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[[File:Paolo Monti - Servizio fotografico (Carpi, 1973) - BEIC 6355611.jpg|thumb|Graffiti per il [[Museo-monumento al deportato politico e razziale]], [[Carpi]]. Foto di [[Paolo Monti]], 1973.]]
 
Figlio di un allevatore [[Normandia|normanno]], nel [[1900]] si trasferisce a [[Parigi]], dove lavora in uno studio di architettura e studia alla [[École nationale supérieure des arts décoratifs|Scuola di arti decorative]]. Nel [[1911]] espone al [[Salon des Indépendants]] il dipinto Nudi nella foresta (1909-1910). Quest'opera, assieme a quelle dei colleghi [[Robert Delaunay]], [[Albert Gleizes]], [[Henri Le Fauconnier]], [[Jean Metzinger]], tutte collocate nella sala 41 del [[Salon (mostra)|Salon]], scatena il dibattito e le polemiche che diffondono il termine di [[cubismo]]. L'evoluzione del suo stile risente del vivace clima artistico parigino: si ispira dapprima all'[[impressionismo]] e ai [[fauves]] (Monelli al soleSole, 1907); quindi, dalla Cucitrice del 1909-1910, alle solide costruzioni figurative di [[Paul Cézanne]], probabilmente già sotto l'influsso di [[Georges Braque]] e [[Pablo Picasso]].
 
La sua versione del cubismo è caratterizzata dall'assunto che i tempi moderni sono segnati dal "contrasto". Nelle sue opere, che a differenza di quelle futuriste non indugiano in scene tipicamente moderniste, i contrasti generano vigorosi ritmi dinamici tramite il "coordinamento simultaneo" di linee, volumi e colori. Già con la Donna in blu, presentata al [[Salon d'Automne]] del 1912, Léger si spinge all'astrazione, dove pure si riconoscono ancora tracce di personaggi, nature morte, case e alberi. Questa ricerca raggiunge la maturazione risolutiva nel fitto ciclo dei Contrasti di forme (1913-1914).