Omero: differenze tra le versioni

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L'effettiva paternità della sua opera fu già posta in dubbio nei tempi antichi (dal III sec. a.C., presso la [[filologia|scuola filologica]] di [[Biblioteca di Alessandria d'Egitto|Alessandria d'Egitto]]). In epoca moderna, a partire dalla seconda metà del Seicento, si iniziò a mettere in discussione l'esistenza stessa del poeta, inaugurando la cosiddetta ''[[questione omerica]]''.
 
== Etimologia del nome == e a Omero malo
Il suo nome, probabilmente greco, è stato oggetto sin dall'antichità di varie spiegazioni [[Etimologia popolare|paretimologiche]]:
# ὁ μὴ ὁρῶν (''ho mḕ horṑn'') "colui che non vede" (la [[tradizione]] infatti lo vuole cieco; la [[cecità]] ha nell'antichità connotazione sacrale e spesso era simbolo di doti [[profezia|profetiche]] e di profonda saggezza. La mancanza della vista era colmata dall'ispirazione proveniente dalle Muse; molti [[aedo|aedi]] erano ciechi, anche [[Demodoco]] nell'''Odissea'');