Cristiani tedeschi: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
Etichette: Modifica da mobile Modifica da web per mobile
Nessun oggetto della modifica
Riga 41:
}}
 
I '''Cristiani tedeschi''' (''Deutsche Christen'') furono il più forte movimento protestante in [[Germania nazista|Germania]] dopo le elezioni del 1932 e si proponevano di realizzare una sintesi tra il [[protestantesimo]] e l'ideologia del [[nazionalsocialismo]]. La difesa dei principi del nazismo portò a uno scisma all'interno di 23 dei primi 28 corpi ecclesiali regionali (''Landeskirchen'') e la conseguente fondazione di una Chiesa antagonista nel 1934. Tra i Cristiani tedeschi vi furono vari gruppi, alcuni più radicali di altri, ma tutti avevano l'obiettivo di fondare un protestantesimo nazionalsocialista.<ref>Hans Buchheim, Glaubenskrise im 3. Reich, Stuttgart, 1953, 41-156.</ref> I Cristiani tedeschi abolirono quelle che consideravano essere tradizioni [[Ebraismo|ebraiche]] rimaste nel [[cristianesimo]] e alcuni di loro rifiutarono al contempo l'intero [[Antico Testamento]]. Respingevano la [[teologia]] accademica tradizionale, giudicandola sterile e non abbastanza [[Populismo|populista]], e spesso avevano posizioni [[Anticattolicesimo|anti-cattoliche]]. Nel novembre 1933 un raduno di massa dei Cristiani tedeschi nel [[Palazzo dello Sport (Berlino)|Palazzo dello Sport]] a [[Berlino]], al quale parteciparono 20.000 persone, approvò tre principi:
 
* [[Adolf Hitler]] rappresenta il completamento del processo di riforma