Gneo Bebio Tamfilo: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Aggiunte informazioni, collegamenti e completata infobox
m Aggiunta citazione
Riga 28:
 
== Biografia ==
Era fratello di [[Marco Bebio Tamfilo|Marco]], [[Console (storia romana)|console]] [[181 a.C.|l'anno successivo]]. Entrambi erano figli di un Quinto e nipoti di un Gneo.<ref>{{Cita libro|nome=T. Robert S.|cognome=Broughton|titolo=The Magistrates of the Roman Republic|url=https://babel.hathitrust.org/cgi/pt?id=mdp.39015009351001&view=1up&seq=407|accesso=27-12-2020|anno=[[1952]]|città=[[New York]]|p=381|volume=I}}</ref>
 
Nel [[204 a.C.]] fu [[tribuno della plebe]] ed accusò i [[Censore|censori]] [[Marco Livio Salinatore]] e [[Gaio Claudio Nerone]] di malversazioni occorse durante il periodo della loro carica. Ma il [[Senato romano|Senato]], anche se profondamente scontento della condotta dei censori, fu forzato a far cadere l'accusa, in quanto si ritenne più opportuno mantenere il principio della irresponsabilità dei censori che infliggere loro la punizione che meritavano.