MOSE: differenze tra le versioni

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Il '''MOSE'''<ref>{{Treccani|mose_(Neologismi)|Mose|volume=Neologismi|anno=2008|v=1|accesso=3 marzo 2020}}</ref>, acronimo di '''Modulo sperimentale elettromeccanico''', è un sistema di [[Diga|dighe mobili]] finalizzato alla difesa della città di [[Venezia]] e della [[Laguna di Venezia|sua laguna]] dal fenomeno dell'[[acqua alta]]. Il MOSE è formato da quattro barriere collocate alle bocche di porto della [[laguna di Venezia]]<ref>Le bocche di porto sono tre varchi naturali posti nei pressi di [[Porto di Lido-San Nicolò|Lido]], [[Porto di Malamocco|Malamocco]] e [[Chioggia]] che collegano la [[laguna di Venezia]] con il [[mare Adriatico]] e attraverso i quali si attua la navigazione e il flusso delle [[Marea|maree]].</ref> composte complessivamente da settantotto [[Paratoia|paratoie]] mobili tra loro indipendenti, incernierate al fondale su un lato e azionate dalla variazione della propria [[Assetto_(subacquea)|galleggiabilità]] attraverso l'immissione e l'espulsione di acqua e aria<ref>{{Cita web|url=https://www.mosevenezia.eu/mose/|titolo=Mose|accesso=3 ottobre 2020}}</ref>.
 
Avviato il 14 maggio 2003, il MOSE rientra in un progetto più ampio che prevede il rinforzo dei litorali, il rialzo di rive e pavimentazioni e più in generale la riqualificazione della laguna. Il MOSE è stato progettato per difendere la laguna di Venezia da maree alte fino a {{M|3|ul=m}} e la sua entrata in funzione è stata progettata in previsione di maree superiori a {{M|110|ul=cm}}.<ref>{{Cita web|url=http://www.mit.gov.it/documentazione/sistema-mose-edilizia-statale|titolo=Sistema Mose - Edilizia statale. Difesa di Venezia dalle acque alte|data=24 ottobre 2016|accesso=6 ottobre 2020}}</ref><ref name="nota1">Il livello di attivazione è misurato rispetto al [[mareografo]] di riferimento posto a Venezia davanti a [[Punta della Salute]].{{Cita web|url=https://www.comune.venezia.it/it/content/riferimenti-altimetrici|titolo=Riferimenti altimetrici|editore=Città di Venezia|accesso=21 novembre 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20191025005519/https://www.comune.venezia.it/it/content/riferimenti-altimetrici|dataarchivio=25 ottobre 2019|urlmorto=no}}</ref><ref>{{Cita web|url = https://www.ilpost.it/2019/11/13/mose-venezia-lavori-conclusione/ |titolo = A che punto è il MOSE a Venezia?|editore =[[il Post]]|data =13 novembre 2019|accesso =21 novembre 2019|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20191114230510/https://www.ilpost.it/2019/11/13/mose-venezia-lavori-conclusione/|dataarchivio =14 novembre 2019|urlmorto =no}}</ref> L'esecuzione dei lavori è affidata al [[Consorzio Venezia Nuova]] che opera per conto del [[Ministero delle infrastrutture e dei trasporti]] - [[Magistrato alle acque]] di Venezia.<ref name="nota2">Il Consorzio Venezia Nuova realizza gli interventi di salvaguardia di Venezia e della laguna di competenza dello Stato per conto del [[Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti]] – Ufficio 4 (Tecnico per la Salvaguardia di Venezia{{subst:–}}Opere Marittime per il Veneto, con sede in Venezia) del Provveditorato Interregionale per le Opere Pubbliche per il Veneto, Trentino-Alto Adige e Friuli Venezia Giulia (ex [[Magistrato alle acque di Venezia]]), secondo quanto previsto dalla Legislazione speciale per Venezia (Legge 798 del 1984). Costituito da un gruppo di imprese di costruzione nazionali e locali, per assolvere il proprio compito, si è dotato di una struttura in grado di pianificare organizzare e gestire gli interventi nel loro complesso e nelle diverse fasi di attuazione.</ref><ref name="nota3">Il Magistrato alle Acque è l'erede di uno storico ufficio della Serenissima istituito nel 1501. Oggi è un organo locale del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, che ha responsabilità diretta e primaria in tema di salvaguardia, sicurezza e tutela idraulica di un ampio territorio che comprende, in particolare, la laguna di Venezia.</ref>
 
Il 4 giugno 2014, nell'ambito di un'inchiesta anti[[corruzione]] da parte della [[magistratura]] italiana, sono scattati 35 arresti e 100 indagati eccellenti tra politici di primo piano e funzionari pubblici, per reati contestati quali creazione di [[fondi neri]], [[corruzione|tangenti]] e false [[fattura]]zioni. A seguito delle vicende giudiziarie verificatesi tra il 2013 e il 2014, che hanno visto coinvolti parte degli [[Dirigente|organi dirigenziali]] del Consorzio Venezia Nuova e delle sue imprese, lo [[Stato]] è intervenuto al fine di assicurare il proseguimento dei lavori e la conclusione dell'opera: a dicembre 2014 l'[[Autorità nazionale anticorruzione|ANAC]] propose la [[Amministrazione straordinaria|gestione straordinaria]] del consorzio, cui seguì la nomina di tre amministratori straordinari.
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Al centro della bocca di porto è stata realizzata una nuova isola che serve da struttura intermedia fra le due schiere di paratoie mobili; l'isola ospiterà gli edifici e gli impianti (la realizzazione è in corso) per il funzionamento delle paratoie.
 
All'esterno della bocca è ultimata la scogliera curvilinea lunga 1 &nbsp;km.{{cn}}
 
=== Bocca di porto di Malamocco ===
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Nel febbraio 2015 una mareggiata danneggia e rende inutilizzabile la porta esterna della conca, lato mare, di cui si rende necessaria la sostituzione, interrompendo i collaudi e i test di transito navi; per il ritorno all'operatività vengono stimati 24 mesi di lavori, i quali iniziano a fine dicembre 2018.<ref>{{Cita web|url=https://www.mosevenezia.eu/wp-content/uploads/2019/06/avviso-selezione-direttore-lavori.pdf|autore=Consorzio Venezia Nuova|sito=mosevenezia.eu|titolo=Avviso di selezione per titoli e colloquio per il ruolo di Direttore dei lavori ed eventuali servizi specialistici di supporto, ai sensi del D.M. 49/18, delle attività relative a forniture/lavori/servizi per la realizzazione delle porte lato mare e lato laguna di ingresso/uscita della conca di navigazione sita in adiacenza della bocca di porto di Malamocco, nella laguna di Venezia.|data=14 giugno 2019|accesso=19 novembre 2019|citazione=Consorzio Venezia Nuova - 14/06/2019 - "(...) pertanto la durata residua dei lavori è ad oggi pari a circa 18 mesi"}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.assoporti.it/media/4638/estrattorassegnastampaassoporti15062019.pdf|autore=Assoporti|sito=assoporti.it|titolo=Estratto Rassegna Stampa Assoporti|data=15 giugno 2019|citazione=15/06/2019 Corriere del Veneto Pagina 11 A.Zo. "Cerniere, conca, paratoie 80 milioni per riparare danni ed errori del Mose" (...) nel 2015 una mareggiata aveva danneggiato la porta lato mare, che da allora è fuori uso. (...) realizzarne una nuova al prezzo di 30 milioni di euro (...) per opere che dureranno 18 mesi.|accesso=19 novembre 2019}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.assoporti.it/media/4684/estrattorassegnastampaassoporti30062019.pdf|autore=Assoporti|sito=assoporti.it|titolo=Estratto Rassegna Stampa Assoporti|data=30 giugno 2019|citazione=30/06/2019 Il Gazzettino Pagina 37 RAFFAELLA VITTADELLO "Conca da rifare, cercasi direttore" (...) Conca di navigazione di Malamocco da rifare, a quattro anni dalla mareggiata che l'ha danneggiata|accesso=19 novembre 2019}}</ref><br>
A dicembre 2020 la conca è ancora inutilizzabile e la conclusione dei relativi lavori viene posticipata, con previsione di termine entro il dicembre 2021.<ref>[http://nordesteconomia.gelocal.it/infrastrutture/2020/12/11/news/venezia-se-il-mose-blocca-la-navigazione-musolino-senza-una-conca-di-navigazione-il-porto-non-resiste-1.39647706 Venezia, se il Mose blocca la navigazione, Musolino: "Senza una conca di navigazione il porto non resiste" - Nord Est Economia]</ref><ref>[http://www.e-gazette.it/sezione/ecologia/caso-mose-acque-alte-dicembre-mostrano-contrasti-porto?destination=node%2F27720 Il caso Mose. Le acque alte di dicembre mostrano i contrasti con il porto]</ref>
 
=== Bocca di porto di Chioggia ===
[[File:07a bocca di chioggia.jpg|miniatura|La bocca di porto di Chioggia, in primo piano la nuova scogliera.]]
È stato realizzato un porto rifugio con una doppia [[conca di navigazione]], ciascuna avente lunghezza di 134 metri e profondità di 16 metri,<ref>[http://www.mosevenezia.eu/bocca-di-chioggia/ MOSE Venezia | Bocca di Chioggia]</ref> che garantirà il transito di un numero molto elevato di pescherecci quando le paratoie saranno in funzione.
 
Il bacino lato mare è stato temporaneamente messo all'asciutto e usato come area provvisoria di cantiere per la costruzione dei cassoni di alloggiamento delle 18 paratoie di questa barriera.<br>
Nel 2014 sono stati posati tutti i cassoni di alloggiamento delle paratoie. All'esterno della bocca di porto è ultimata la scogliera curvilinea lunga circa 500 m.{{cn}}
 
Ad ottobre 2020, mentre inziano test e attivazioni operative dell'intero MOSE, la doppia conca è ancora indisponibile all'uso.<ref>st.ilsole24ore.com/art/impresa-e-territori/2014-04-19/mose-altro-tassello-cronoprogramma-lavori-101442.shtml</ref><ref>[http://nuovavenezia.gelocal.it/venezia/cronaca/2020/06/19/news/mose-test-il-10-luglio-criticita-e-incognite-sulle-conche-di-chioggia-e-di-malamocco-1.38988669 Mose, test-chiave il 10 luglio: sollevate contemporaneamente le 78 paratoie - La Nuova di Venezia Venezia]</ref><ref>[http://nuovavenezia.gelocal.it/venezia/cronaca/2020/12/12/news/peschereccio-in-mare-bloccato-dal-mose-la-conca-non-e-agibile-1.39653307 Peschereccio in mare bloccato dal Mose La conca non è agibile - La Nuova di Venezia Venezia]</ref>
 
=== Cerniere ===
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[[File:03 movimento paratoie.jpg|thumb|Movimento delle paratoie. In condizioni normali di marea, le paratoie sono completamente invisibili e giacciono sui fondali, piene d'acqua; quando è prevista un'alta marea, vengono svuotate dall'acqua con l'immissione di aria compressa e si sollevano fino ad emergere, creando una barriera che divide temporaneamente il mare dalla laguna.]]
 
Il MOSE è costituito da schiere di [[Paratoia|paratoie]] mobili, poste alle tre bocche di porto, che hanno il compito di separare temporaneamente la laguna dal mare in caso di alta marea, per un totale di 78 paratoie divise in 4 schiere: alla bocca di [[porto di Lido]], quella più ampia, due schiere di paratoie, rispettivamente di 21 e 20 elementi, collegate da un'isola artificiale<ref name="autogenerato2">L'isola al centro della bocca di Lido, che raccorda le due schiere di paratoie, ospiterà gli edifici tecnici con gli impianti per il funzionamento del sistema.</ref>; una schiera di 19 paratoie alla bocca di [[porto di Malamocco]]; una schiera di 18 alla bocca di [[porto di Chioggia]]. Le paratoie sono costituite da strutture scatolari metalliche (larghezza 20 metri per tutte le schiere, lunghezza variabile da 18,5 a 29 metri e spessore da 3,6 a 5 metri) connesse ai cassoni di alloggiamento in [[calcestruzzo]]<ref>{{cita web|url=http://www.ingegneri.cc/articolo/8868/Giuseppe-Marchese-direttore-Tecnologie-e-Qualita-Calcestruzzi-spa-Il-calcestruzzo-protagonista-del-MOSE-di-Venezia-e-non-solo Ingegneri.cc|titolo=Caratteristiche fornitura materiale|autore=Mauro Ferrarini|data=14 settembre 2011|accesso=20 ottobre 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140327013908/http://www.ingegneri.cc/giuseppe-marchese-direttore-tecnologie-e-qualita-calcestruzzi-spa-il-calcestruzzo-protagonista-del-mose-di-venezia-e-non-solo.html}}</ref> attraverso [[Cerniera (meccanica)|cerniere]] che vincolano le paratoie ai cassoni e ne consentono il movimento (2 punti di vincolo/rotazione per ogni singola paratoia, attraverso cui passano i condotti di immissione dell'aria ed espulsione dell'acqua<ref>MOSE Venezia | Assemblaggio cerniere{{subst:–}} − ;Febbraio 2017<br />mosevenezia.eu/my-product/assemblaggio-cerniere-febbraio-2017/</ref>).
 
Il progetto delle barriere e delle 78 paratoie fu ideato da Alberto Scotti,<ref>{{cita web|url=http://ricerca.gelocal.it/nuovavenezia/archivio/nuovavenezia/2014/11/11/NZ_10_F.html?ref=search|titolo=Il padre delle dighe estromesso dai lavori|editore=La Nuova Venezia|data=11 novembre 2014|accesso=16 novembre 2019|urlarchivio=https://archive.today/20191116182437/http://ricerca.gelocal.it/nuovavenezia/archivio/nuovavenezia/2014/11/11/NZ_10_F.html?ref=search|dataarchivio=16 novembre 2019|urlmorto=no}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.raiplayradio.it/audio/2019/11/RADIO1-IN-VIVA-VOCE-4b837661-bb7e-4d99-810a-f6d3c71dd6d2.html|titolo=Venezia affonda… e con lei il nord-est dell'italia|editore=Radio 1|accesso=16 novembre 2019|urlarchivio=https://archive.today/20191116182708/https://www.raiplayradio.it/audio/2019/11/RADIO1-IN-VIVA-VOCE-4b837661-bb7e-4d99-810a-f6d3c71dd6d2.html|dataarchivio=16 novembre 2019|urlmorto=no|tipo=podcast}}</ref> amministratore unico della società Technital di Verona.<ref>{{cita web|url=http://www.technital.it/nqcontent.cfm?a_id=836&id_person=20|titolo=Alberto Scotti|sito=Technital.it|accesso=16 novembre 2019|urlarchivio=https://archive.today/20191116182241/http://www.technital.it/nqcontent.cfm?a_id=836&id_person=20|dataarchivio=16 novembre 2019|urlmorto=sì}}</ref>
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Il MOSE non è un'opera isolata, ma rientra nel [[Pianificazione|Piano]] Generale di Interventi per la [[Salvaguardia dell'ambiente|salvaguardia]] di Venezia e della laguna, nel quadro della Legge Speciale per Venezia<ref name="notacontesto1">La Legislazione Speciale per Venezia è costituita dalla legge n. 171/73, che dichiara la salvaguardia di Venezia e della sua laguna problema di preminente interesse nazionale, a cui seguono la legge n. 798/84 e la n. 139/92: un sistema normativo che definisce gli obiettivi generali degli interventi, le procedure più opportune per realizzarli e le competenze dei diversi soggetti attuatori.</ref> definita a seguito dell'[[alluvione di Venezia del 1966|alluvione del 4 novembre 1966]]. Alla salvaguardia di Venezia e della laguna concorrono lo Stato italiano, che opera per la difesa dei centri urbani dalle acque alte, per la protezione dei territori costieri dalle mareggiate e per il riequilibrio ambientale dell'[[ecosistema]], la [[Regione del Veneto]] per il disinquinamento e le Amministrazioni Comunali ([[Venezia]], [[Chioggia]], {{chiarire|ecc.}}) per lo sviluppo [[Società (sociologia)|socio]]-[[Economia|economico]] e per il [[restauro]] del [[patrimonio]] architettonico ed edilizio.
 
Il complesso delle attività è diretto, coordinato e controllato dal cosiddetto Comitatone,<ref name="notacontesto2">È il Comitato interministeriale cui sono stati affidati l'indirizzo, il coordinamento e il controllo dell'attuazione degli interventi per la salvaguardia di Venezia e della laguna, istituito dalla legge 798/84.</ref> presieduto dal [[Presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana|Presidente del Consiglio dei Ministri]] e in cui sono presenti gli enti e le istituzioni preposte a livello nazionale e locale. Gli interventi realizzati dello Stato hanno riguardato il ripristino di [[habitat]] caratteristici quali [[Barena|barene]] e bassi [[Fondale marino|fondali]] (oltre {{formatnum:1500}} [[Ettaro|ettari]] ricostruiti e protetti), la messa in [[sicurezza]] di [[Discarica|discariche]] e canali dell'[[Industria|area industriale]] di [[Porto Marghera]] (5 siti inquinati e 45 &nbsp;km di rive e sponde impermeabilizzate) e la difesa dalle mareggiate (46 &nbsp;km di spiagge rinforzate e naturalizzate): essi rappresentano il più imponente programma di difesa, recupero e riqualificazione dell'ambiente che lo Stato italiano abbia mai attuato; in questo quadro il MOSE per la difesa dalle acque alte insieme agli interventi di difesa degli abitati lagunari, che hanno riguardato più di 100 &nbsp;km di rive e sponde, rappresenta l'ultimo e il più importante tassello per la salvaguardia del territorio lagunare.{{cn}}
 
=== Il Baby MOSE a Chioggia ===
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[[File:paratoia di vigo in funzione 01.jpg|miniatura|destra|La paratoia di Vigo sollevata.]]
 
Ultimato nell'estate del 2012, consiste in due paratoie mobili poste alle estremità del canal Vena il canale che attraversa longitudinalmente la città – che vengono sollevate in pochi minuti e proteggono il centro di Chioggia dalle acque alte più frequenti.
 
Insieme al rialzo delle rive e delle aree di bordo del centro urbano, completato ormai da tempo, il babyMose è in grado di difendere dalle maree fino a 130 cm: per le acque alte di livello superiore bisogna aspettare l'entrata in funzione del MOSE vero e proprio, che bloccherà l'entrata della marea in laguna attraverso la chiusura delle bocche di porto.
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=== Ricorsi ===
Nel corso degli anni sono stati presentati nove [[ricorso giurisdizionale amministrativo|ricorsi]]. Otto sono stati rigettati dal [[Tribunale Amministrativo Regionale|TAR]] e dal [[Consiglio di Stato (Italia)|Consiglio di Stato]]; nel novembre del 2008 è stato rigettato anche il nono ricorso presentato dal Comune di Venezia e [[WWF]] - con il quale si contestava il parere favorevole della Commissione di Salvaguardia di Venezia all'avvio dei lavori nel cantiere di [[Pellestrina]], alla bocca di [[porto di Malamocco]], dove saranno fabbricati parte dei cassoni destinati ad accogliere le paratoie del MOSE con lavorazioni che, secondo il Comune, andrebbero a danneggiare un sito di particolare interesse naturalistico.
 
Sulla questione dei danni ambientali provocati dalle opere in corso, le associazioni ambientaliste hanno anche richiesto e ottenuto un intervento dell'[[Unione europea]], in quanto le attività cantieristiche vanno a interessare siti protetti dalla [[Natura 2000|Rete Natura 2000]] e dalla [[direttiva europea]] sugli [[Uccello|uccelli]]. A seguito dell'esposto del 5 marzo 2004 della parlamentare veneziana [[Luana Zanella]], il 19 dicembre 2005 la [[commissione europea]] ha inviato all'Italia una lettera di [[messa in mora]] per avviare la procedura di infrazione per «inquinamento dell'habitat» lagunare, dato che la direzione generale della [[Commissione europea Ambiente]] ha ritenuto che, «non avendo identificato né adottato in riferimento agli impatti sull'area "IBA 064-Laguna di Venezia" conseguenti alla realizzazione del progetto MOSE misure idonee a prevenire l'[[inquinamento]] e il deterioramento degli habitat, nonché le perturbazioni dannose agli uccelli aventi conseguenze significative alla luce degli obiettivi dell'articolo 4 della Direttiva 79/409/CEE, la Repubblica italiana sia venuta meno agli obblighi derivanti dall'articolo 4, paragrafo 4, della Direttiva 79/409/CEE del Consiglio del 2 aprile 1979 sulla conservazione degli uccelli selvatici».<ref>{{cita web|url=http://www.regione.veneto.it/NR/rdonlyres/4C594EB5-3121-402B-8EEF-15A00BF1C717/0/DGR2371_2006.pdf|editore= Regione Veneto|data=27 luglio 2006|accesso=6 settembre 2007|titolo=Deliberazione della Giunta n. 2371 del 27 luglio 2006}}</ref>
 
La commissione europea all'ambiente, specificando che la sua iniziativa non intende fermare i lavori di realizzazione del MOSE, ha chiesto al governo italiano di produrre nuove informazioni relative all'[[impatto ambientale]] dei cantieri e alle opere di [[mitigazione ambientale]]. Il Magistrato alle Acque e il Consorzio Venezia Nuova hanno ribadito la provvisorietà dei cantieri e il completo ripristino dei siti utilizzati a conclusione dei lavori. Nel dicembre 2008 il Magistrato alle Acque di Venezia ha inviato a istituzioni dell'Unione Europea a [[Bruxelles]] le risposte sugli ultimi adempimenti richiesti (in particolare il monitoraggio sull'impatto delle opere e dei cantieri). Il [[14 aprile]] [[2009]] la Commissione Europea Ambiente, preso atto degli interventi di mitigazione e riqualificazione ambientale adottati dal governo italiano, ha archiviato la procedura d'infrazione ambientale intentata all'Italia; questa decisione ha consentito di sbloccare un finanziamento di 1 miliardo e 500 milioni di euro deliberato dalla [[Banca europea degli investimenti|Banca Europea degli Investimenti]] (BEI) a favore del MOSE.<ref>{{Cita news|url=http://archiviostorico.corriere.it/2009/aprile/15/Mose_sblocca_fondi_per_Venezia_co_8_090415035.shtml|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130111042126/http://archiviostorico.corriere.it/2009/aprile/15/Mose_sblocca_fondi_per_Venezia_co_8_090415035.shtml|titolo=Mose, la Ue sblocca i fondi per Venezia|accesso=12 gennaio 2013|urlmorto=sì|dataarchivio=11 gennaio 2013}}</ref>