Ijtihad: differenze tra le versioni

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Nello [[Sciismo]] indica il diritto di promulgare una ''[[fatwā]]'', che diventa subito operativa come legge, basandosi su un'interpretazione indipendente da parte di religiosi autorizzati. Questa parola araba significa letteralmente "sforzo", "applicazione", ed è usato per indicare l'esercizio individuale di elaborazione normativa operato a partire dalle fonti scritturali.
 
Secondo il ''[[taqlid]]'' (il ''principio dell'emulazione'') dello [[sciismo]], la società è divisa in due categorie rispetto allo status religioso:
* il primo gruppo è altamente esclusivo (i ''[[marja' al-taqlid|marjaʿ al-taqlīd]]'', o 'fonti di emulazione', diversi ''[[mujtahid]]'') con il titolo di [[Grande Ayatollah]] (''Ayatollah ʿUẓma'') e ha il diritto di ''ijtihād''. Ciascuno tra loro può proclamare interpretazioni indipendenti che saranno seguite dai rispettivi seguaci.
* il secondo gruppo, gli "emulatori", è costituito dal popolo dei credenti.
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Ogni musulmano sciita si sceglie un ''[[marja' al-taqlid|marjaʿ al-taqlīd]]'' e ne segue le indicazioni. In pratica, il diritto di ''ijtihad'' e il principio di emulazione contribuiscono a legare ciascun fedele e il religioso che si è scelto come guida, rinforzando il potere degli Ayatollah nella società, sia socialmente che moralmente, contro l'oppressione dei governanti.
==Nel sunnismo==
L'interpretazione chiusa del [[Corano]] nel [[sunnismo]] si è sviluppata solo dal IV secolo dopo l'[[Egira]], con la diffusione delle convinzioni di [[al-Ghazali]], che cercava di conciliare ortodossia islamica e [[sufismo]] (col suo L'incoerenza dei filosofi - Tahāfut al-Falāsifaʰ). Nei 4 secoli precedenti infatti l'interpretazione coranica era aperta (il Bab al-Ijtihad era aperto, la porta dell'interpretazione era aperta) e vennero sviluppate le 4 scuole ([[Madhhab]]) [[sunnismo|sunnite]], lo [[sciismo]] e l'[[ibaditi|ibadismo]]. Dopodiché quando apparentemente tutti i casi logici sono stati coperti dalla teologia ([[kalam]]) si è assunto che ormai le interpretazioni successive non avrebbero avuto alcun valore né rilevanza giuridica. Questo cambio di atteggiamento iniziò con al-Ghazali, che conciliò il sufismo con l'ortodossia espellendo l'[[aristotelismo]], e [[Averroè]] cercò invano di fermarlo (col suo Incoerenza della Incoerenza - Tahafut al-Tahafut). In realtà al-Ghazali criticava l'interpretazione di [[Avicenna]] di [[Aristotele]], non Aristotele che diceva cose diverse, secondo Averroè. Inoltre è stato frainteso dai suoi lettori musulmani posteriori, in quanto non solo hanno giustamente evitato i concetti filosofici contrari all'Islam, ma anche quelli che non toccano proprio l'Islam e che possono essere veri e anche spiegare il perchèperché dei dogmi islamici. Si veda la sezione Opere nella voce [[al-Ghazali]].
 
Movimenti islamici sunniti che hanno proposto linee interpretative del Corano sono stati nel passato il [[mutazilismo]] (risultato perdente), l'[[Ashariti|asharismo]] di [[al Ghazali]] (risultato vincente) e oggi il movimento dei [[coranisti]], dei [[movimenti liberali nell'islam]] e, per quanto poco noto, dai [[salafiti]] (vedi [[Riformismo islamico]]).