Società Sportiva Lazio: differenze tra le versioni

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Altro celebre calciatore ad aver scritto la storia del club romano, di cui è diventato una vera e propria ''bandiera'', è stato [[Roberto Lovati]], portiere e capitano della squadra tra gli [[anni 1950|anni cinquanta]] e [[anni 1960|anni sessanta]], colui che ha raccolto l'eredità di [[Lucidio Sentimenti|Lucidio Sentimenti IV]], e successivamente tecnico e dirigente, sia delle giovanili che della prima squadra. In quegli anni difficili per i colori biancocelesti spiccano le doti tecniche di [[Paolo Carosi]], [[Francesco Janich]], [[Nello Governato]], [[Diego Zanetti]] ed [[Arrigo Dolso]], mentre negli [[anni 1970|anni settanta]], con la chiusura della frontiere, nella Lazio militarono giocatori come [[Giorgio Chinaglia]], [[Vincenzo D'Amico]], [[Mario Frustalupi]], [[Renzo Garlaschelli]], [[Luigi Martini]], [[Franco Nanni (1948)|Franco Nanni]], [[Giancarlo Oddi]], [[Sergio Petrelli]], [[Felice Pulici]], [[Luciano Re Cecconi]] e [[Giuseppe Wilson]], record-man di presenze con la fascia da capitano al braccio, tutti protagonisti della vittoria dello ''Scudetto del '74''.
 
[[Giorgio Chinaglia]] fu senz'altro il simbolo di questa squadra, fortissima e divertente, la prima in Italia a praticare un calcio moderno ispirato, grazie alle idee del Maestro [[Tommaso Maestrelli]] al "calcio totale" degli Olandesi di Johan Cruijff. Giocatore forte fisicamente e con un grande carattere contribuì, dopo molti anni difficili, a riportare la squadra di Roma ad alti livelli, fino allo scudetto.
 
Negli [[anni 1980|anni ottanta]] si distinsero [[Bruno Giordano (calciatore)|Bruno Giordano]], [[Lionello Manfredonia]], [[Gabriele Podavini]], [[Domenico Caso]], [[Giuliano Fiorini]], [[Angelo Gregucci]], [[Raimondo Marino]] e [[Paolo Di Canio]].