Compressione dell'immagine: differenze tra le versioni

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La '''compressione dell'immagine''' è il nome generico sotto il quale si raggruppano gli algoritmi e le tecniche che si utilizzano per ridurre la dimensione delle immagini digitali.
 
Un'immagine è rappresentata in formato digitale come una serie di punti ([[pixel]]) disposti come una scacchiera. Ogni punto può utilizzare uno o più bit per definire il colore del punto. Le tecniche di compressione utilizzano le peculiarità delle immagini per ridurre l'[[Entropia (teoria dell'informazione)|entropia]] locale del file in modo da rendere il file più piccolo.
 
Le prime tecniche di compressione erano molto semplici anche perché la potenza dei primi computer era limitata e quindi per ottenere tempi di decompressione accettabili queste dovevano essere necessariamente semplici. Una tecnica molto diffusa ma semplice era la [[Run-length encoding]]. Questa prevedeva la memorizzazione di zone di colore uniforme tramite stringhe speciali. Per esempio se in un'immagine si trovano mille punti dello stesso colore il programma di compressione salva il colore poi un carattere speciale e in seguito in numero di punti da colorare con lo stesso colore, le immagini di tipo [[IFF]] venivano salvate con questo metodo. Inizialmente le immagini avevano un numero limitato di colori e quindi si utilizzano tecniche che si avvantaggiavano di questo. Molti formati utilizzavano tecniche di compressione a dizionario come la [[Lempel-Ziv-Welch|LZW]]. Questi algoritmi costruivano dei dizionari contenti gruppi di punti che si ripetevano frequentemente e poi memorizzavano l'immagine utilizzando il dizionario creato. Il formato [[Graphics Interchange Format|GIF]] utilizza questa tecnica. È da notare che queste tecniche di compressione sono tutte [[compressione dati lossless|senza perdita di informazione]].