L'uva spina: differenze tra le versioni

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|immagine = Gooseberry.jpg
|didascalia = Pianta di uva spina
|autore = Anton Čechov
|annoorig = 1898
|forza_cat_anno =
|periodo =
|annoita = [[1955]]
|editioprinceps =
|genere = [[racconto]]
|sottogenere =
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* Ivan Ivanyč Čimša-Gimalajskij
* Burkin
* Aljochin
* Alëhin
* Nikolaj Ivanyč Čimša-Gimalajskij
|protagonista =
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== Trama ==
Il [[veterinario]] Ivan Ivanyč Čimša-Gimalajskij e il [[professore]] di liceoginnasio Burkin, apparsi già nel racconto ''[[L'uomo nell'astuccio]]'', sono sorpresi da un [[acquazzone]] mentre vanno a [[caccia]] in [[campagna]]. I due cercano riparo nell'abitazione di AlëhinAljochin, un ricco proprietario terriero di loro conoscenza. Dopo essersi riposati, Ivan Ivanyč narra la vicenda di suo fratello Nikolaj.
 
Ivan e Nikolaj trascorron l'infanzia e l'adolescenza in campagna, in libertà. Dopo la morte del padre, perse le proprietà per debiti, i due fratelli si trasferiscono in città. Ivan diventa veterinario; il più giovane Nikolaj, ad appena diciannove anni di età, trova un impiego all'intendenza di finanza. Avendo vissuto fino ad allora nella libertà e nella bellezza della campagna, Nikolaj non accetta le costrizioni di una vita sedentaria in città; nasce perciò in lui il desiderio ossessivo di comprare un una casetta in campagna, con un podere ricco di piante di uva spina, eper trasferirvisi. Per risparmiare Nikolaj comincia a vivere in condizioni di vita deplorevoli, come un mendicante. Gli anni passano, ma Nikolaj continua imperterrito a vivere miseramente per soddisfare un giorno il suo desiderio. Sposa per interesse una vedova benestante la quale muore poco dopo per le ristrettezze derivanti dall'avarizia di Nikolaj. Nikolaj non prova rimorsi e con l'eredità della moglie può finalmente comprare una piccola tenuta nella quale, dopo essersi affrettato a piantare degli arbusti di uva spina, si trasferisce. Qualche tempo dopo Ivan si reca a far visita aal fratello Nikolaj; non trova attraente la tenuta del fratello, e resta sorpreso nel vederlo soddisfatto e felice nelle vesti del proprietario terriero.
 
La felicità di Nikolaj induce Ivan a interrogarsi su come si possa essere felici in un mondo di infelici. Per Ivan, l'uomo felice è tale solo perché coloro che sono infelici portano il loro fardello in silenzio; senza gli infelici non potrebbe esistere felicità. La conclusione di Ivan non soddisfa tuttavia né Burkin né AlëhinAljochin.
 
== Critica ==