Statua osiriforme di Mentuhotep II: differenze tra le versioni

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Dicitura "Alto Egitto" con "Basso Egitto". La deshert (dšr.t) "la rossa" era la corona del Basso Egitto, area comprendente il delta del Nilo (dal nomo di Muro Bianco alla costa).
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== Descrizione ==
[[File:Mentuhotep Seated edit.jpg|sinistra|miniatura|227x227px|Dettaglio del busto.]]
La scultura è intatta. Mentuhotep II è rappresentato, assiso in trono, nelle vesti del [[Divinità egizia|dio]] [[Osiride]] (col quale il re defunto veniva tradizionalmente identificato già nelle iscrizioni funebri dell'[[Antico Regno]]<ref name=":0">[[Jaromír Málek|Jaromìr Màlek]], ''Egitto. 4000 anni di arte'', Phaidon (2003) ISBN 0-7148-9761-2 p.94</ref>); la sua pelle è ritualmente nera, il colore appunto del [[Divinità della morte|dio dei morti]]. Indossa il mantello bianco della [[Heb-Sed|festa giubilare ''sed'']], con la quale il Paese celebrava un ringiovanimento del sovrano a partire dal suo 30º anno di regno. Reca la [[Corone egizie|corona rossa]] (''deshret'') dell'del [[Geografia dell'antico Egitto|Basso Egitto]] e, al mento, una imponente barba divina arricciata (la barba arricciata era attributo di divinità o [[Genio (mitologia)|geni]])<ref>cur. Regine Schulz & Matthias Seidel, ''Egitto: la terra dei faraoni'', Gribaudo/Könemann (2004) p.110</ref>. Le braccia incrociate sul petto, con le mani chiuse ad impugnare scettri oggi perduti, sono un altro elemento riconducibile al [[Mummia|mummiforme]] Osiride<ref name=":1">''Official Catalogue of the Egyptian Museum - Cairo'', Verlag Philip von Zabern (ed.), Mainz (1987), reperto n°67</ref>.
 
Nonostante l'ampia fama e il valore storico e artistico, la si ritiene opera di un artista inesperto per quanto riguarda le proporzioni delle sculture regali assise: benché all'epoca le gambe fossero comunemente rappresentate più grandi del normale, nella statua di Mentuhotep risultano estremamente massicce, con piedi esageratamente grandi<ref name=":0" />. A ciò si aggiungono la faccia dai tratti robusti, la bocca appesantita e il naso largo, segni di un'arte provinciale<ref name=":1" />.[[File:Ägyptisches Museum Kairo 2016-03-29 Mentuhotep 01.jpg|miniatura|225x225px|Dettaglio del volto.|sinistra]]