Caruggi di Genova: differenze tra le versioni

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{{C|la voce presenta numerosi elementi privi di fonti, soggettivi e soprattutto privi di ogni rilevanza; il linguaggio è incoerente|Liguria|marzo 2015}}
 
Il '''''Caruggio''''' {o Carruggio}, (parola che però nella "grafia ufficiale" del [[lingua ligure|genovese]] va scritta ('''''Caroggio''''' e pronunciata '''''Caruggiu''''', perche in ligure la O si pronuncia U), è il termine con il quale si indica '''Strada o vicolo, anche porticato, tipico dei centri storici liguri'''. Il termine deriverebbe dal latino quadrivium, o dal più popolare quadruvium.<ref>[https://www.treccani.it/vocabolario/carruggio// treccani.it/vocabolario/carruggio]</ref>
'''''Caruggi''''' {{IPA|[ka'rud͡ʒi]}} ('''''Carroggi''''', l'uso tradizionale del [[lingua ligure|genovese]]), è il termine con il quale in [[lingua ligure]] si indicano alcuni tipi di strada.
 
== Origine e caratteristiche ==
Nel medioevo, sui carruggi si fondava il reticolo stradale genovese, controllato dalle potenti famiglie mercantili cittadine. Spesso gli edifici ai lati del carruggio si affacciavano sullo stesso con un portico, che benchè fosse di uso pubblico era costruito autonomamente dal proprietario di ciascun edificio, come si può vedere dal fatto che lo stile di ciascun pezzo di portico muta spostandosi da un palazzo all'altro, come si vede benissimo per esempio nel centro storico di Chiavari;
{{Citazione necessaria|Il termine deriva da [[quadrivio]] forse con l'apporto di "carro". Secondo taluni potrebbe derivare da ''[[carriaggi]]'', dalla parola di [[lingua francese]] ''charriage'' (variante in [[lingua spagnola]] ''carruaje''; [[lingua latina|latino]] ''càrrus''+''àticum'', ovvero ''carràticum'' o ''carriàticum'', ''carro''+''aggio'').}} o forse è la parola araba kharuj che significa uscita (sul mare?). <!-- le parole genovesi derivano ben di rado da parole francesi , spagnole o toscane : il più delle volte si sono evolute autonomamente direttamente dalla lingua latina, parallelamente alle loro cugine neo-latine. Se una parola genovese assomiglia ad una parola francese più di quanto non le assomigli il suo corrispettivo italiano, ciò non vuol dire che essa derivi dal francese ! -->
 
In alcuni casi, successivamente, per esempio a Genova, i privati finirono per murare i portici, sottraendoli all'uso pubblico, e trasformandoli in magazzini e negozi.
Nella [[toponomastica]] ufficiale il vocabolo caruggio è tradotto con [[vicolo]]. Vi ricorre anche un ''Carrubeus rectus'', ''Vico Dritto'' o ''Via Retta'', che portava all'antica Piazza Ponticello (Pontixello) cancellata a seguito dell'attuazione del piano regolatore del [[1934]], ovvero in data antecedente alla [[seconda guerra mondiale]], a compimento della ristrutturazione dell'antico quartiere di Borgo Lanaiuoli e della zona di [[Ravecca]], adiacente al [[Piano di Sant'Andrea]].
 
Nella [[toponomastica]] ufficiale il vocabolo caruggio è normalmente tradotto in italiano secondo i casi con vicolo per quelli più piccoli o via per quelli piu grandi.
Numerose sono le strette vie di Genova che portano il nome di "vico", meno frequentemente, vicolo, ma, accanto a queste, pur essendo ''caruggi'' a tutti gli effetti, alcune portano il nome di via o di piazza (meno frequentemente piazzetta), anche se di piazza di anguste dimensioni si tratta.
 
NellaDa [[toponomastica]]notare ufficialeche ogni centro storico ligure ha il vocabolosuo caruggio"Caroggio èDritto" tradotto(pronuncia: conCaruggiu [[vicolo]].Drittu), Visi tratta della via principale e più elegante del centro storico, il ricorretermine anchederiverebbe undal ''Carrubeus rectus'', ''Vico Dritto'' o ''Via Retta'', che portava all'antica Piazza Ponticello (in ligure: Pontixello, pronunciato Puntijellu, con la J del francese Journal), cancellata a seguito dell'attuazione del piano regolatore del [[1934]], ovvero in data antecedente alla [[seconda guerra mondiale]], a compimento della ristrutturazione dell'antico quartiere di Borgo Lanaiuoli e della zona di [[Ravecca]], adiacente al [[Piano di Sant'Andrea]].
Buona parte dei caruggi che si dipanano da [[Sottoripa]] ha il nome di una specifico settore lavorativo, per lo più artigianale, poiché nel passato le varie attività erano accentrate in determinati vicoli dei principali ''[[Sestiere (Genova)|sestieri]]'' (le porzioni in cui era anticamente suddiviso il centro storico).
 
Buona parte dei caruggi di Genova che si dipanano da [[Sottoripa]] ha il nome di una specifico settore lavorativo, per lo più artigianale, poiché nel passato le varie attività erano accentrate in determinati vicoli dei principali ''[[Sestiere (Genova)|sestieri]]'' (le porzioni in cui era anticamente suddiviso il centro storico).
Si hanno così via Orefici (o via degli Orefici o ''fraveghi'', cioè fabbri), dove troviamo il bellissimo bassorilievo raffigurante l'''Adorazione dei Magi'' e l'edicola dipinta su ardesia da [[Pellegrino Piola]], vico Indoratori, piazza di Pellicceria (ove sin dal [[XIII secolo]] avevano sede le più pregiate pelliccerie di Genova), salita Pollaiuoli, Macelli di Soziglia, Campetto.
Naturalmente, con il passare del tempo questa caratteristica ha perso molto del suo valore originario, anche se i vicoli genovesi continuano ad attirare turisti anche per la vasta e articolata offerta merceologica artigianale, garantita dalla presenza di numerose botteghe di restauratori in legno, antiche mercerie, laboratori artistici.
 
Si hanno così via Orefici (o via degli Orefici o ''fraveghi'', cioè fabbri), dove troviamo il bellissimo bassorilievo raffigurante l'''Adorazione dei Magi'' e l'edicola dipinta su ardesia da [[Pellegrino Piola]], vico Indoratori, piazza di Pellicceria (ove sin dal [[XIII secolo]] avevano sede le più pregiate pelliccerie di Genova), salita Pollaiuoli, via Macelli di Soziglia, Campetto.
Alcuni vicoli hanno nomi suggestivi e di riferimento popolare, come vico dell'Amor Perfetto o vico Carabaghe (o vico delle Carabaghe).
 
Naturalmente, con il passare del tempo questa caratteristica ha perso molto del tutto il suo valore originario, anchema rimane il nome che ricorda il passato medioevale; Oggi la maggior separte idei vicolicaruggi genovesi continuano ad attirare turisti anche per la vasta e articolata offerta merceologica artigianale, garantitadata dalla presenza di numerose botteghe di restauratori in legno, antiche mercerie, laboratori artistici, ecc.
Fino al [[1958]], prima che entrasse in vigore la [[Legge Merlin]], nei caruggi genovesi avevano sede le più popolari e frequentate [[case di tolleranza]] che spesso mutuavano il nome dal luogo in cui erano ubicate.
 
FinoAlcuni vicoli hanno nomi suggestivi e di riferimento popolare, come vico dell'Amor Perfetto, nome poetico che però era dato ironicamente al luogo in cui fino al [[1958]], prima che entrasse in vigore la [[Legge Merlin]], nei caruggi genovesi avevano sede le più popolari e frequentate [[case di tolleranza]] che spesso mutuavano il nome dal luogo in cui erano ubicate.
 
== ''Caroggi'' e ''creuze'' ==
{{dx|[[File:Boccadasse_vicolo_02.jpg|thumb|left|Creuza a [[Boccadasse]]]]}}
Distinta dal ''caroggio'', mache adè esso accomunata peruna via delleo angustevicolo proporzionicittadino, viene definita ''[[crêuza]]'' (spesso ''crosa'' in italiano) una mulattiera, scalinata o ancora piccola salitadiscesa che dalle alture collinari scende ripidamente a valle.
 
Se situata nei pressi del mare, spesso in prossimità di trivi (incroci di tre strade) la ''creuza'' diventa una ''Creuza de mâ'', ovvero una ''crêuza'' di mare, così come è stata cantata da [[Fabrizio De André]] nel brano intitolato, appunto, ''[[Crêuza de mä|Creuza de mâ]]'' (e il popolare cantautore aveva precedentemente avuto occasione di dedicare una sua canzone ad uno dei principali caruggi di Genova: la via del Campo che congiunge piazza Fossatello alla via e al quartiere di Pré).
 
Se situata nei pressi del mare, spesso in prossimità di trivi (incroci di tre strade) la ''creuza'' diventa una ''Creuza de mâ'', ovvero una ''crêuza'' di mare, così come è stata cantata da [[Fabrizio De André]] nel brano intitolato, appunto, ''[[Crêuza de mä|Creuza de mâ]]'' (e il popolare cantautore aveva precedentemente avuto occasione di dedicare una sua canzone ad uno dei principali caruggi di Genova: la via del Campo che congiunge piazza Fossatello alla via e al quartiere di Pré).
Nella [[etimologia]] completa il termine si può riferire, almeno in senso lato, al bagaglio al seguito degli uomini d'affare e degli eserciti, costituito in questo caso da carri e bestie da soma, oppure ad un grande carro adibito al trasporto di merci venute da lontano.
 
In questo senso, i vicoli della Genova antica erano - in assenza di grandi vie di comunicazione - la strada naturale, il passaggio obbligato, per condurre a consegna uomini e merci.
 
== Spazi angusti di una città obliqua==
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[[Prè#Via di Prè|Via di Prè]] è il più conosciuto caruggio di Genova. Dà il nome anche al [[sestiere (Genova)|sestiere]] di [[Prè]].
 
PiùCaruggio, chedecisamente caruggiomalfamato, propriamentedove viaperò hanno a lungo convissuto il degrado, dovecon sinuna dalpopolazione dopoguerragenuina iniziòche admagari ospitarefrequentava unil fornito mercato di ortofrutta molto frequentato dalle casalinghe per la sua convenienza,; conla l'immigrazionevia dalnegli sudanni Italia,ha visto la viapresenza iniziava ad essere coperta dadi numerosi negozi di abbigliamento, casalinghi, articoli cosiddetti introvabili e numerosi negozi con tutte le novità elettroniche del tempo.
 
Da non dimenticare il famoso mercatino di "Shanghai" collocato sul lato porto, il quale a prezzi super convenienti offriva tutti i prodotti di grido. Nella parte finale di via Prè adiacente a Porta di Vacca si poteva trovare l'unico venditore di colore che offriva veri manufatti africani.