Caruggi di Genova: differenze tra le versioni
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Il '''''Caruggio''''' {o Carruggio}, (parola che però nella "grafia ufficiale" del [[lingua ligure|genovese]] va scritta ('''''Caroggio''''' e pronunciata '''''Caruggiu''''', perche in ligure la O si pronuncia U), è il termine con il quale si indica '''Strada o vicolo, anche porticato, tipico dei centri storici liguri'''. Il termine deriverebbe dal latino quadrivium, o dal più popolare quadruvium.<ref>[https://www.treccani.it/vocabolario/carruggio// treccani.it/vocabolario/carruggio]</ref>
== Origine e caratteristiche ==
Nel medioevo, sui carruggi si fondava il reticolo stradale genovese, controllato dalle potenti famiglie mercantili cittadine. Spesso gli edifici ai lati del carruggio si affacciavano sullo stesso con un portico, che benchè fosse di uso pubblico era costruito autonomamente dal proprietario di ciascun edificio, come si può vedere dal fatto che lo stile di ciascun pezzo di portico muta spostandosi da un palazzo all'altro, come si vede benissimo per esempio nel centro storico di Chiavari;
In alcuni casi, successivamente, per esempio a Genova, i privati finirono per murare i portici, sottraendoli all'uso pubblico, e trasformandoli in magazzini e negozi.
Nella [[toponomastica]] ufficiale il vocabolo caruggio è tradotto con [[vicolo]]. Vi ricorre anche un ''Carrubeus rectus'', ''Vico Dritto'' o ''Via Retta'', che portava all'antica Piazza Ponticello (Pontixello) cancellata a seguito dell'attuazione del piano regolatore del [[1934]], ovvero in data antecedente alla [[seconda guerra mondiale]], a compimento della ristrutturazione dell'antico quartiere di Borgo Lanaiuoli e della zona di [[Ravecca]], adiacente al [[Piano di Sant'Andrea]].▼
Nella [[toponomastica]] ufficiale il vocabolo caruggio è normalmente tradotto in italiano secondo i casi con vicolo per quelli più piccoli o via per quelli piu grandi.
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Buona parte dei caruggi che si dipanano da [[Sottoripa]] ha il nome di una specifico settore lavorativo, per lo più artigianale, poiché nel passato le varie attività erano accentrate in determinati vicoli dei principali ''[[Sestiere (Genova)|sestieri]]'' (le porzioni in cui era anticamente suddiviso il centro storico).▼
▲Buona parte dei caruggi di Genova che si dipanano da [[Sottoripa]] ha il nome di una specifico settore lavorativo, per lo più artigianale, poiché nel passato le varie attività erano accentrate in determinati vicoli dei principali ''[[Sestiere (Genova)|sestieri]]'' (le porzioni in cui era anticamente suddiviso il centro storico).
Si hanno così via Orefici (o via degli Orefici o ''fraveghi'', cioè fabbri), dove troviamo il bellissimo bassorilievo raffigurante l'''Adorazione dei Magi'' e l'edicola dipinta su ardesia da [[Pellegrino Piola]], vico Indoratori, piazza di Pellicceria (ove sin dal [[XIII secolo]] avevano sede le più pregiate pelliccerie di Genova), salita Pollaiuoli, Macelli di Soziglia, Campetto.▼
Naturalmente, con il passare del tempo questa caratteristica ha perso molto del suo valore originario, anche se i vicoli genovesi continuano ad attirare turisti anche per la vasta e articolata offerta merceologica artigianale, garantita dalla presenza di numerose botteghe di restauratori in legno, antiche mercerie, laboratori artistici.▼
▲Si hanno così via Orefici (o via degli Orefici o ''fraveghi'', cioè fabbri), dove troviamo il bellissimo bassorilievo raffigurante l'''Adorazione dei Magi'' e l'edicola dipinta su ardesia da [[Pellegrino Piola]], vico Indoratori, piazza di Pellicceria (ove sin dal [[XIII secolo]] avevano sede le più pregiate pelliccerie di Genova), salita Pollaiuoli, via Macelli di Soziglia
▲Naturalmente, con il passare del tempo questa caratteristica ha perso
Fino al [[1958]], prima che entrasse in vigore la [[Legge Merlin]], nei caruggi genovesi avevano sede le più popolari e frequentate [[case di tolleranza]] che spesso mutuavano il nome dal luogo in cui erano ubicate.▼
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== ''Caroggi'' e ''creuze'' ==
{{dx|[[File:Boccadasse_vicolo_02.jpg|thumb|left|Creuza a [[Boccadasse]]]]}}
Distinta dal ''caroggio'',
Se situata nei pressi del mare, spesso in prossimità di trivi (incroci di tre strade) la ''creuza'' diventa una ''Creuza de mâ'', ovvero una ''crêuza'' di mare, così come è stata cantata da [[Fabrizio De André]] nel brano intitolato, appunto, ''[[Crêuza de mä|Creuza de mâ]]'' (e il popolare cantautore aveva precedentemente avuto occasione di dedicare una sua canzone ad uno dei principali caruggi di Genova: la via del Campo che congiunge piazza Fossatello alla via e al quartiere di Pré).▼
▲Se situata nei pressi del mare, spesso in prossimità di trivi (incroci di tre strade) la ''creuza'' diventa una ''Creuza de mâ'', ovvero una ''crêuza'' di mare, così come è stata cantata da [[Fabrizio De André]] nel brano intitolato, appunto, ''[[Crêuza de mä|Creuza de mâ]]'' (
== Spazi angusti di una città obliqua==
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[[Prè#Via di Prè|Via di Prè]] è il più conosciuto caruggio di Genova. Dà il nome anche al [[sestiere (Genova)|sestiere]] di [[Prè]].
Da non dimenticare il famoso mercatino di "Shanghai" collocato sul lato porto, il quale a prezzi super convenienti offriva tutti i prodotti di grido. Nella parte finale di via Prè adiacente a Porta di Vacca si poteva trovare l'unico venditore di colore che offriva veri manufatti africani.
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