Salvatore Tramontana: differenze tra le versioni

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== Biografia ==
Dopo il conseguimento della laurea in Filosofia presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Universitàdell’[[Università degli Studi di Messina|Università di Messina]], con una tesi su Ilsul [[giacobinismo]] in Sicilia, il relatore [[Ruggero Moscati]] lo spinse a presentare domanda di ammissione all’Istitutoall’[[Istituto Italianoitaliano per gli Studistudi Storicistorici]], del quale era segretario [[Rosario Romeo]], che intanto nel novembre 1956 era nominato professore straordinario di Storia presso la Facoltà di Magistero di Messina e che immediatamente lo propose come assistente straordinario alla sua cattedra (1 gennaio 1957). Per la sua formazione di storico ebbe un’importanza fondamentale la frequentazione di Rosario Romeo e del suo successore nella cattedra messinese [[Vittorio De Caprariis]]. La pubblicazione a fine 1963 del volume ''Michele da Piazza e il potere baronale in Sicilia'' gli valse nel corso del 1965 il passaggio, in seguito a concorso, ad assistente ordinario alla cattedra di storia della stessa Facoltà e il conseguimento della libera docenza in Storia medievale. All’inizio del 1966 la Facoltà gli conferì l’incarico dell’insegnamento di Paleografia e Diplomatica e poco dopo, in seguito allo sdoppiamento della cattedra di Storia, anche dell’insegnamento di Storia medievale, mentre su quello di Storia moderna chiamava [[Rosario Villari]].
Ternato nel 1971 al concorso a cattedra di Storia medievale bandito dall’Università di Torino, nel 1972 Salvatore Tramontana fu chiamato come professore ordinario di Storia medievale dalla Facoltà di Magistero dell’Università di Messina, dove negli anni successivi fu per decenni anche direttore dell’Istituto di Storia Vittorio De Caprariis e dove nell’anno accademico 2000-2001 concluse la sua carriera di docente universitario.
 
Ternato nel 1971 al concorso a cattedra di Storia medievale bandito dall’Universitàdall’[[Università degli Studi di Torino|Università di Torino]], nel 1972 Salvatore Tramontana fu chiamato come professore ordinario di Storia medievale dalla Facoltà di Magistero dell’Università di Messina, dove negli anni successivi fu per decenni anche direttore dell’Istituto di Storia Vittorio De Caprariis e dove nell’anno accademico 2000-2001 concluse la sua carriera di docente universitario.
==Attività di ricerca==
La presenza di Rosario Romeo nella Facoltà di Magistero di Messina è stata determinante per la conversione di Salvatore Tramontana alla storia medievale, Proprio nel suo primo anno di insegnamento a Messina, il 1956-57, Romeo tenne l’insegnamento di storia medievale con un corso su Le origini della signoria viscontea, le cui lezioni furono raccolte da Tramontana e affidate successivamente alle stampe. Stimolato da Romeo, Tramontana si avviò così allo studio della grande storiografia italiana ed europea sul medioevo e scoprì, grazie alle pagine di Gina Fasoli, Cronache medievali di Sicilia. Note d’orientamento (1950), in fotocopie con numerose glosse dell’autrice, il cronista Michele da Piazza, che aveva narrato gli avvenimenti siciliani dal 1337 (morte di re Federico III d’Aragona) al 1361. E proprio Michele da Piazza è il personaggio attorno a cui ruota il grosso volume Michele da Piazza e il potere baronale in Sicilia, frutto di una lunga e approfondita ricerca in archivi italiani e stranieri, che lo ha imposto all’attenzione della storiografia italiana ed europea, come documenta il grande favore con cui il testo è stato accolto.
Negli anni immediatamente successivi, Tramontana orientò le sue ricerche sull’età normanna e con un paziente lavoro di comparazione pose le basi per una reinterpretazione di un lungo arco della storia nazionale. Se infatti sulla dominazione normanna nell’Italia meridionale esisteva una vasta bibliografia, sui tempi e i modi della conquista ben poco si conosceva prima della sua indagine. Lo storico messinese, partendo dall’esame delle condizioni politico-economiche dell’Italia prenormanna, è riuscito – grazie all’utilizzazione di nuove fonti coeve (interessantissime quelle bizantine, sottoposte a una nuova convincente interpretazione) e talora anche di testimonianza su tradizioni folkloristiche e popolari – a ricostruire le più importanti fasi dell’insediamento normanno nell’Italia meridionale, colmando una grave lacuna tra le due età e ponendo le basi per una revisione delle varie interpretazioni che gli storici hanno dato della dominazione normanna.
Al volume I Normanni in Italia. Linee di ricerca sui primi insediamenti. I. Aspetti politici e militari del 1970 seguì Mezzogiorno normanno e svevo (1972), con il quale Tramontana spinse la sua indagine sino a raccordarla quasi con il Michele da Piazza. L’età normanno-sveva fu da allora uno dei periodi su cui a lungo si è soffermata la sua riflessione storiografica e i cui risultati sono condensati nel ponderoso volume La monarchia normanna e sveva (1986, 1994), seguito da Gli anni del Vespro. L’immaginario, la cronaca, la storia (1989), che gli valse la partecipazione al Convegno alla Scala di Milano in occasione dell’inaugurazione della stagione lirica per la rappresentazione de I Vespri siciliani di G. Verdi (dicembre 1989).
Senza abbandonare l’arco cronologico prediletto, né tralasciare gli aspetti politici e istituzionali e le questioni economiche e sociali, negli anni Ottanta Tramontana fu attratto da temi nuovi: le strutture religiose e culturali, i fenomeni antropologici e naturali, la mentalità e le condizioni materiali, già parzialmente presenti nel volume sul Vespro e sviluppati in L’effimero nella Sicilia normanna (1984), Vestirsi e travestirsi in Sicilia. Abbigliamento, feste e spettacoli nel Medioevo (1993), Il Regno di Sicilia. Uomo e natura dall’XI al XIII secolo (1999) e infine L’isola di Allāh. Luoghi, uomini e cose di Sicilia nei secoli IX-XI (2014).
 
== Attività di ricerca ==
==Riconoscimenti==
La presenza di Rosario Romeo nella Facoltà di Magistero di Messina è stata determinante per la conversione di Salvatore Tramontana alla storia medievale, Proprio nel suo primo anno di insegnamento a Messina, il 1956-57, Romeo tenne l’insegnamento di storia medievale con un corso su Lesulle origini della [[Visconti|signoria viscontea]], le cui lezioni furono raccolte da Tramontana e affidate successivamente alle stampe. Stimolato da Romeo, Tramontana si avviò così allo studio della grande storiografia italiana ed europea sul medioevo e scoprì, grazie alle pagine di [[Gina Fasoli]], ''Cronache medievali di Sicilia. Note d’orientamento'' (1950), in fotocopie con numerose glosse dell’autrice, il cronista [[Michele da Piazza]], che aveva narrato gli avvenimenti siciliani dal 1337 (morte di re [[Federico III di Sicilia|Federico III d’Aragona]]) al 1361. E proprio Michele da Piazza è il personaggio attorno a cui ruota il grosso volume ''Michele da Piazza e il potere baronale in Sicilia'', frutto di una lunga e approfondita ricerca in archivi italiani e stranieri, che lo ha imposto all’attenzione della storiografia italiana ed europea, come documenta il grande favore con cui il testo è stato accolto.
 
Negli anni immediatamente successivi, Tramontana orientò le sue ricerche sull’età normanna e con un paziente lavoro di comparazione pose le basi per una reinterpretazione di un lungo arco della storia nazionale. Se infatti sulla dominazione normanna nell’Italia meridionale esisteva una vasta bibliografia, sui tempi e i modi della conquista ben poco si conosceva prima della sua indagine. Lo storico messinese, partendo dall’esame delle condizioni politico-economiche dell’Italia prenormanna, è riuscito – grazie all’utilizzazione di nuove fonti coeve (interessantissime quelle bizantine, sottoposte a una nuova convincente interpretazione) e talora anche di testimonianza su tradizioni folkloristiche e popolari – a ricostruire le più importanti fasi dell’insediamento normanno nell’Italia meridionale, colmando una grave lacuna tra le due età e ponendo le basi per una revisione delle varie interpretazioni che gli storici hanno dato della dominazione normanna.
 
Al volume ''I Normanni in Italia. Linee di ricerca sui primi insediamenti. I. Aspetti politici e militari del 1970'' seguì ''Mezzogiorno normanno e svevo'' (1972), con il quale Tramontana spinse la sua indagine sino a raccordarla quasi con il Michele da Piazza. L’età normanno-sveva fu da allora uno dei periodi su cui a lungo si è soffermata la sua riflessione storiografica e i cui risultati sono condensati nel ponderoso volume ''La monarchia normanna e sveva'' (1986, 1994), seguito da ''Gli anni del Vespro. L’immaginario, la cronaca, la storia'' (1989), che gli valse la partecipazione al Convegno alla [[Teatro alla Scala|Scala di Milano]] in occasione dell’inaugurazione della stagione lirica per la rappresentazione de ''[[I vespri siciliani|I Vespri siciliani]]'' di G.[[Giuseppe Verdi]] (dicembre 1989).
 
Senza abbandonare l’arco cronologico prediletto, né tralasciare gli aspetti politici e istituzionali e le questioni economiche e sociali, negli anni Ottanta Tramontana fu attratto da temi nuovi: le strutture religiose e culturali, i fenomeni antropologici e naturali, la mentalità e le condizioni materiali, già parzialmente presenti nel volume sul Vespro e sviluppati in ''L’effimero nella Sicilia normanna'' (1984), ''Vestirsi e travestirsi in Sicilia. Abbigliamento, feste e spettacoli nel Medioevo'' (1993), ''Il Regno di Sicilia. Uomo e natura dall’XI al XIII secolo'' (1999) e infine ''L’isola di Allāh. Luoghi, uomini e cose di Sicilia nei secoli IX-XI'' (2014).
 
== Riconoscimenti ==
* 1990 Premio Nazionale Rhegium Julii , per il volume Gli anni del Vespro. L’immaginario, la cronaca, la storia, Dedalo
* 1997-2000 Presidenza della Deputazione di Storia Patria per la Calabria
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==Opere==
* ''Michele da Piazza e il potere baronale in Sicilia'', Messina-Firenze, G. D’Anna, 1963, pp. 331
* ''I Normanni in Italia. Linee di ricerca sui primi insediamenti. I. Aspetti politici e militari'', Messina, Peloritana Editrice, 1970, pp. 216
* ''Mezzogiorno normanno e svevo'', Messina, Peloritana Editrice, 1972, pp. 283
* ''Antonello e la sua città'', Palermo, Sellerio, 1981, pp. 123; 2° edizione Palermo, Sellerio, 1991, p. 133
* ''L’effimero nella Sicilia normanna'', Palermo, Sellerio, 1984, pp. 92; ristampa, Palermo, Sellerio, 1985, pp. 95
* ''La monarchia normanna e sveva'', Torino, Utet, 1986, pp. 390; ristampa, Torino, Utet, 1994, pp. 395*
* ''Lettera a un tesoriere di Palermo sulla conquista sveva di Sicilia,'' Palermo, Sellerio, 1988, pp. 145
* ''Gli anni del Vespro. L’immaginario, la cronaca, la storia'', Bari, Dedalo, 1989, pp. 423
* ''Vestirsi e travestirsi in Sicilia. Abbigliamento, feste e spettacoli nel Medioevo'', Palermo, Sellerio, 1993, pp. 252
* ''Il Regno di Sicilia. Uomo e natura dall’XI al XIII secolo'', Torino, Einaudi, 1999, pp. 488; ristampa, Torino, Einaudi, 2000, pp. 488
* ''Il Mezzogiorno medievale. Normanni, svevi, angioini, aragonesi nei secoli XI-XV'', Roma, Carocci, 2000, pp. 284; 2° edizione, Roma 2001, pp. 284
* ''La società Messinese di Storia Patria. Il sottile e mutevole dialogo con la città (1900-1965)'', Società messinese di storia patria, Messina 2003, pp. 512
* ''Capire il Medioevo. Le fonti e i temi'', Roma, Carocci, 2005, pp. 333; ristampa, Roma, Carocci, 2008, pp. 333
* ''L’isola di Allāh. Luoghi, uomini e cose di Sicilia nei secoli IX-XI,'' Torino, Einaudi, 2014, pp. 420
 
== Collegamenti esterni ==