Ruth Benedict: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Blablato (discussione | contributi)
→‎Biografia: legame sentimentale
Riga 17:
Studiò presso il [[Vassar College]]. Nel [[1914]] sposò [[Stanley Rossiter Benedict]] che morì nel [[1936]]. Nel [[1919]] venne ammessa alla [[Columbia University]] dove studiò antropologia con [[Franz Boas]] e dove si laureò nel [[1923]] ottenendo in seguito una cattedra.
 
Per lungo tempo fu sua assistente [[Margaret Mead]] con la quale fece diversi viaggi di studi e sviluppò un legame accademico e sentimentale molto stretto. Nei movimenti studenteschi degli [[anni 1960|anni sessanta]] i risultati degli studi effettuati dallada Benedict e dallada Mead furono utilizzati - e a volte interpretati secondo tendenza - per mettere in discussione le strutture e tradizioni patriarcali.
 
Ruth Benedict fu una delle prime donne a occuparsi di antropologia ed ebbe difficoltà a farsi accettare dall<nowiki>'</nowiki>''[[establishment]]'' accademico, tanto che diversi suoi scritti non furono mai pubblicati.
Riga 26:
Sono celebri i suoi studi sulle [[Nativi americani degli Stati Uniti d'America|popolazioni native del Nord-America]], gli [[Zuñi]], i [[Serrano (popolo)|Serrano]], i [[Cochiti]], i [[Pima]] e gli [[Hopi]] nell'area sudoccidentale degli USA.
 
Nella sua opera più celebre, ''Modelli di cultura'' ([[1934]]), la Benedict ha messo a confronto tre civiltà primitive: i Pueblos del Nuovo Messico, i Dobu della Nuova Guinea e gli Indiani della costa nord-occidentale d'America (principalmente i Kwakiutl). Influenzata forse dalla sua formazione letteraria, secondo cui le culture – come le poesie – vanno viste nella loro interezza, comprendendone le “forze dominanti”, la Benedict ha rintracciato in ognuna di queste culture una categoria derivata dalla psicopatologia (paranoici, megalomani, introversi) applicandovi inoltre la distinzione di [[Friedrich Nietzsche|Nietzsche]] tra cultura apollinea e dionisiaca. La cultura in questo senso sarebbe quindi una sorta di personalità su vasta scala comune a tutti gli individui facenti parte di un determinato gruppo sociale. Il concetto di “modello di cultura” sta dunque a indicare l'insieme dei tratti e delle peculiarità che caratterizzano una determinata cultura, sancendone l'individualità rispetto a ogni altra. I tratti di per sé possono far parte di più culture, ma è la particolare configurazione di questi tratti a rendere unica ogni cultura. Le culture sarebbero come dei "complessi integrati", cioè insiemi coerenti di pensieri e di azioni caratterizzati da certi scopi caratteristici che sono propri e non condivisi da nessun altro tipo di società.
 
Nel [[1944]] la Benedict utilizzò questo approccio nel suo studio sugli immigrati giapponesi che vivevano negli Stati Uniti durante la [[Seconda guerra mondiale]], commissionato dal Servizio Informazioni Militari interessato a saperne di più sulla mentalità del nemico che stavano combattendo. L'alterità estrema che il [[Giappone]] ha sempre costituito agli occhi dell'[[Civiltà occidentale|Occidente]] fu apparentemente attenuata dalle ricerche delladi Benedict, che studiò appunto i [[cultura giapponese|modelli culturali che regolano l'esistenza dei giapponesi]]. Risultato di questo lavoro fu la sua celebre opera, ''Il crisantemo e la spada'' ([[1946]]), nella quale utilizzò per prima la categoria sociologica di "[[cultura della vergogna]]" (''shame culture''), contrapposta a [[cultura della colpa]] (''guilt culture'').
 
== Opere ==