Gran Via delle Orobie: differenze tra le versioni

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'''Tempistica circa 5.30 ore, dislivello +940 m, [[Difficoltà (escursionismo)|difficoltà]] EE.''' La nona tappa prevede la traversata della [[val Malgina]], in quello che è forse l'ambiente più selvaggio di tutta la GVO, sia per la conformazione della valle, dominata dalla mole del [[Pizzo del Diavolo della Malgina|pizzo del Diavolo di Malgina]], sia per lo stato di degrado di diversi tratti di sentiero. Dalla ''baita Pesciöla'' (2004 m) si prende verso sud arrivando in breve al ''passo Pesciöla'' (2150 m), e da qui si entra in [[val Malgina]] con un sentiero esposto che conduce in discesa ai ruderi dell'<nowiki/>''Alpe Foppa di Sopra'' (2057 m). Si segue ora il ''Sentér del Böcc’<nowiki/>'', tracciato che prosegue verso sud-est arrivando alla conca di sfasciumi ai piedi del versante nord della ''cima della Foppa'', che si risale restando vicini al suo limite sinistro, arrivando così ad un intaglio chiamato ''Li Furcheti'' (2423 m). Da qui si scende verso destra, prima tra sfasciumi, poi attraversando tre avvallamenti, e si compie un ampio arco traversando verso est in quota, arrivando al ''canalone della Malgina'' (2040 m)'','' che si attraversa passando dall'altro lato della valle. Ora si scende con un sentiero che costeggia grossomodo il canalone, arrivando al ''bivacco Baita Muracci'' (1820 m, sempre aperto) e successivamente ad un bivio (1703 m) dove si prende a destra, salendo nel versante orientale della valle. La traccia, spesso nascosta dalla vegetazione, sale con andamento nord-est e, dopo un tratto a tornanti, arriva in cima ad un crinale (2200 m), dal quale si scende arrivando in breve alla ''baita Streppaseghel'' (2097 m), spartano bivacco non gestito sempre aperto ed attrezzato con 4 posti letto.<ref>{{Cita web|url=http://www.guidealpine.net/Repertorio/2008/SentieroValMalgina.htm|titolo=Sentiero Val Malgina|sito=www.guidealpine.net|accesso=2021-02-08}}</ref>
 
Esiste una variante bassa che eraha rappresentato il normale svolgimento della nona tappa fino al 2008, quando il tracciato sopra descritto venne identificato e segnalato. Presenta dislivello e tempistica simili all'itinerario precedente. In questo caso, arrivati all'<nowiki/>''Alpe Foppa di Sopra'' (2057 m) si scende verso sinistra all'<nowiki/>''Alpe Foppa di Sotto'' (1793 m) e da qui bisogna affrontare un impegnativo tratto in discesa molto ripido su rocce umide e scivolose, per raggiungere il ''bivacco Baita La Petta'' (1452 m, sempre aperto). Si discende la valle per circa duecento metri di dislivello, si attraversa il ''canalone Malgina'' e si tocca la ''baita Paltani'' (1215 m), per poi risalire la valle dal lato opposto del canalone fino ad arrivare al bivio (1703 m) in comune con il sentiero normalmente utilizzato.<ref>{{Cita web|url=http://www.paesidivaltellina.it/brunocredaro/index4.html|titolo=Gran Via delle Orobie 9 - Sentiero Bruno Credaro|sito=www.paesidivaltellina.it|accesso=2021-02-09}}</ref>
 
=== Tappa X: baita Streppaseghel - rifugio Tagliaferri ===