Sergej Vladilenovič Kirienko: differenze tra le versioni

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Insieme al vice primo ministro [[Boris Nemcov]] e ad [[Anatolij Borisovič Čubajs|Anatolij Čubajs]], Kirienko si è distinto come uno dei "giovani riformisti" che hanno cercato di modernizzare l'economia russa utilizzando i crediti del [[Fondo Monetario Internazionale]], aumentando però il debito nazionale fino a 22,6 miliardi di dollari. Il Governo è stato successivamente incapace di ripagare i titoli di Stato emessi sul mercato, il che ha portato alla svalutazione del [[rublo]] e alla [[crisi finanziaria russa del 1998]]. Responsabile della crisi, Kirienko si è quindi dimesso il 23 agosto [[1998]].
 
Il 30 novembre 2005 è stato nominato presidente (e poi capo) dell'azienda statale [[Rosatom]]. Dal 5 ottobre 2016 è il primo vice-capo di gabinetto dell'Amministrazione Presidenziale.
 
Dal 5 ottobre 2016 è il primo vice-capo di gabinetto del presidente Putin. Il 15 ottobre 2020 è stato inserito nella lista di 6 persone sanzionate dal [[Regno Unito]] e dall'[[Unione europea]] per l'avvelenamento di [[Alexei Navalny]], il dissidente russo che è stato male nell'agosto 2020 mentre viaggiava su un volo all'interno della Russia. E poi salvato dall'avvelenamemnto in [[Germania]] e arrestato (e poi condannato) al suo rientro in patria. Nel marzo 2021 anche gli [[Stati Uniti]], amministrazione [[Joe Biden]], hanno varato sanzioni contro 7 alti funzionari russi, tutti vicini a Putin, tra cui Kirienko: non potranno entrare in Usa e fare affari con gli americani.
 
== Onorificenze ==