Camillo Prampolini: differenze tra le versioni

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== ''La Giustizia'' ==
{{Vedi anche|La Giustizia (giornale)}}
Il 26 gennaio [[1886]] Prampolini fece uscire ''[[La Giustizia (giornale)|La Giustizia]]'' (di cui era direttore e proprietario), rivista che ebbe un grande successo sia a livello regionale, sia a livello nazionale, tanto da essere considerata rappresentativa per la corrente del socialismo. ''La Giustizia'' fu il mezzo attraverso il quale Prampolini tradusse in modo semplice le sue idee e le sue convinzioni, affinché il popolo divenisse attivo e partecipasse anche lui alla diffusione del socialismo, unendosi per uscire dalle condizioni di ignoranza e di sottomissione. Fra i collaboratori della testata, con corrispondenze dalla sua cittadina, anche il fotografo correggese [[Gildaldo Bassi]], attivista e perseguitato, che di Prampolini fu amico e ritrattista, e che con i propri scatti immortalò comizi, congressi, inaugurazioni di cooperative lasciando una rara e preziosa documentazione.
 
Il giornale utilizzava un linguaggio semplice, partendo da notizie insignificanti che spiegavano nel modo più comprensibile ai lavoratori concetti complessi. Nella prima pagina del giornale apparivano fatti banali, che i lavoratori potevano constatare nella loro vita quotidiana, per esaltare sempre i valori che costituivano la base del socialismo: unione, organizzazione, il dovere di combattere la proprietà privata per quella comune. Successivamente egli intensificò, con l'aiuto di compagni e collaboratori, la propaganda, ricorrendo a una molteplicità di formule: