Homo sapiens: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
mNessun oggetto della modifica Etichette: Modifica da mobile Modifica da applicazione mobile Modifica da applicazione iOS |
mNessun oggetto della modifica Etichette: Modifica da mobile Modifica da applicazione mobile Modifica da applicazione iOS |
||
Riga 108:
Lo studio scientifico dell'evoluzione umana comprende lo sviluppo del genere ''[[Homo]]'' e lo studio degli altri [[ominidi]], quali ad esempio ''[[Australopithecus]]'', ad esso strettamente correlati. Gli umani moderni appartengono alla specie ''Homo sapiens'', per alcuni autori suddivisibile in due sottospecie: ''Homo sapiens sapiens'' e ''[[Homo sapiens idaltu]]'' (tradotto approssimativamente come "uomo saggio maggiore"), estinto.
Dal punto di vista anatomico, gli umani moderni appaiono in testimonianze
I parenti più stretti ancora viventi di ''Homo sapiens'' sono le due specie appartenenti al genere ''Pan'', comunemente noti come [[Pan (zoologia)|scimpanzé]]: il [[Pan paniscus|bonobo]] (''Pan paniscus'') e lo [[Pan troglodytes|scimpanzé comune]] (''Pan troglodytes''). Le due specie sono ugualmente vicine, ovvero condividono lo stesso antenato comune; la differenza principale tra essi è l'organizzazione sociale: [[Matriarcato|matriarcale]] per il bonobo e [[Patriarcato (antropologia)|patriarcale]] per lo scimpanzé comune<ref name="FransDeWaal96" />. Il sequenziamento completo del [[genoma]] ha portato alla conclusione che "dopo 6,5 milioni di anni di evoluzione separata, le differenze tra bonobo/scimpanzé ed umani sono soltanto dieci volte maggiori di quelle esistenti tra due persone qualsiasi e dieci volte minori di quelle esistenti tra [[Ratto|ratti]] e [[Topo|topi]]".
Riga 130:
* ''[[Homo neanderthalensis|Homo sapiens neanderthalensis]]'' (uomo di Neanderthal)
Per ora entrambe vengono definite come specie, anche se sono in corso indagini con l'utilizzo di tecniche di [[biologia molecolare]] per la verifica di eventuali riapparentamenti genetici. Al 2011, gli studi basati sull'analisi matrilineare del [[DNA mitocondriale]], mostravano una scarsa possibilità di passata ibridazione, mentre le analisi del genoma nucleare, anche stimolate dal progetto ''[[Neanderthal genome project]]'' del [[Max Planck Institute|Max Planck Institute for Evolutionary Anthropology]] tedesco e del [[454 Life Sciences]] statunitense di sequenziamento del genoma neandertaliano indicano una
* ''[[Homo di Denisova|Uomo di Denisova]]'' è la definizione provvisoria di una popolazione di [[Homo]], le cui relazioni genetiche con le altre specie sono in fase di definizione attraverso analisi del [[DNA]] cellulare e mitocondriale.<ref>{{Cita web |url=http://www.nationalgeographic.it/scienza/2010/12/23/news/nuovo_fossile_umano_denisovan-157070/ |titolo=L'Uomo di Denisova, una svolta nell'evoluzione umana - National Geographic<!-- Titolo generato automaticamente --> |accesso=8 giugno 2012 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110704190954/http://www.nationalgeographic.it/scienza/2010/12/23/news/nuovo_fossile_umano_denisovan-157070/ |dataarchivio=4 luglio 2011 |urlmorto=sì }}</ref>
Queste tre tipi di Homo, più uno ulteriore non ancora individuato, come evidenziato dal team di Svante Pääbo al Max Plank Institute, si sono più volte incrociati creando un flusso genetico che ha ibridato in misure diverse ed epoche diverse tutte le popolazioni di Homo, fino ad arrivare nel nostro attuale DNA che con tecniche Archeogenetiche, che si avvalgono di supercomputers, si è potuto calcolare con sufficiente precisione la sequenza temporale e la quantità delle varie ibridazioni, fino al punto di rendersi conto che esiste un ulteriore flusso e ibridazione proveniente da un tipo di Homo che in effetti fino ad ora non è mai stato ritrovato e neanche ipotizzato prima dell'avvento dell'archeogenetica di Pääbo.
Componenti genetiche provenienti da [[Homo di Denisova|denisoviani]] e [[Homo neanderthalensis|Neandertal]] sono state rintracciate nel DNA umano moderno a seguito di sequenziamenti completi; in particolare si ritrovano evidenze del primo nelle popolazioni [[melanesia]]ne. Si ipotizzano importanti coinvolgimenti di queste sequenze nel miglioramento del nostro sistema immunitario<ref>{{Cita pubblicazione |autore=Ewen Callaway |titolo=Ancient DNA reveals secrets of human history. Modern humans may have picked up key genes from extinct relatives|rivista=Nature |volume=476 |pp=136-37|anno=2011 |mese=agosto|id=PMID |doi=10.1038/476136a |url=https://www.nature.com/news/2011/110809/full/476136a.html}}</ref>, in particolare dei geni HLA di classe I, il [[complesso maggiore di istocompatibilità]] umano.▼
▲
=== Evoluzione culturale ===
|