Chiesa di San Sigismondo (Cremona): differenze tra le versioni

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== Storia ==
Sul sito dell'odierno monastero, sorgeva un'antica chiesetta, già dedicata a san Sigismondo, dove il 25 ottobre 1441 [[Bianca Maria Visconti]], unica figlia del Duca di Milano [[Filippo Maria Visconti|Filippo Maria]] e ultima erede della dinastia viscontea, sposò [[Francesco Sforza]], figlio del condottiero [[Giacomo Attendolo|Muzio Attendolo]] e fondatore della dinastia sforzesca. Fu scelto questo sito per l'importante avvenimento che consentì il passaggio del [[ducato di Milano]] dai Visconti agli sforzaSforza, in quanto la città di Cremona fu la dote che Bianca Maria portò al matrimonio. A memoria dell'evento fu decisa dai duchi la demolizione della primitiva chiesetta già dedicata dai frati Vallombrosani a S. Sigismondo, e l'edificazione del nuovo monastero affidato ai monaci Gerolamini. Il 20 giugno [[1463]] avvenne la posa della prima pietra, tuttora visibile alla prima cappella di destra entrando, alla presenza di Bianca Maria Visconti e Francesco Sforza, di Bernardo Rossi di Parma, vescovo di Cremona, e dell'architetto [[Bartolomeo Gadio]]<ref>L.CAVITELLI, Annali della città di Cremona, [Cremona 1588],</ref>. L'anno seguente la duchessa donò in perpetuo tutti i beni del monastero ai monaci dell’ordine degli eremiti di San Gerolamo dell’osservanza, concedendo loro le consuete esenzioni dai dazi e altri privilegi e immunità. Il carattere di fabbrica ducale della chiesa di San Sigismondo porta a supporre che l’edificio possa aver avuto all’origine un progetto unitario, approvato dalla stessa Bianca Maria e dovuto a un architetto scelto dai duchi, che una lunga tradizione storiografica identificava in Bartolomeo Gadio, ipotesi abbandonata negli studi più recenti<ref>Jessica Gritti, ''Echi albertiani. Chiese a navata unica nella cultura architettonica della Lombardia sforzesca'', Il Poligrafo, Padova, 2014
</ref>. Il cantiere, infatti, dopo una lunga gestazione, fu portato a termine solo a partire dagli anni novanta, anche per interessamento di Ludovico il Moro, tanto che gli alzati della chiesa che oggi vediamo sembrano per lo più datarsi a questa fase, completata intorno al 1510, con la costruzione del campanile.
[[File:130924 Cremona San Sigismondo (132).JPG|miniatura|sinistra|Camillo Boccaccino, ''Cristo in gloria con i quattro evangelisti'']]