Grazia (teologia): differenze tra le versioni
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Nella teologia [[cattolicesimo|cattolica]], l'espressione ''stato di grazia'' (o ''grazia di Dio'', o ''grazia abituale'') indica specificamente la condizione dell'assenza di peccato, o più comunemente la disposizione di un uomo a vivere permanentemente secondo le norme di vita Cristiana, nell'amore per Dio e per gli altri uomini. Chi muore in stato di grazia ottiene la [[salvezza eterna]] e accede al [[Paradiso]] (eventualmente dopo un periodo di [[Purgatorio]]).
Quando un fedele perda lo stato di grazia, lo può riottenere attraverso il [[sacramento]] della [[Penitenza (sacramento)|
Una grazia inoltre può essere materiale, ad esempio la guarigione da una malattia, o spirituale, come la cosiddetta ''conversione del cuore''.
La
Nel [[cristianesimo]] cattolico, i fedeli possono chiedere <nowiki>''grazie''</nowiki> attraverso la [[preghiera]], sia rivolgendosi direttamente a Dio, sia invocando l'[[intercessione]] di un [[santo]] (in special modo di [[Maria, madre di Gesù|Maria]]).
Infine ogni uomo è dotato di ''grazie speciali'' (o [[Carismi]]), doni gratuiti più o meno eclatanti, dalla compassione a varie capacità (es. parlare lingue sconosciute ([[xenoglossia]]), come successe agli
== Grazia nel protestantesimo ==
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