Pani câ mèusa: differenze tra le versioni

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L'origine di questa pietanza si fa risalire al [[medioevo]], quando gli [[ebrei]] palermitani impegnati nella macellazione della carne, non potendo venire retribuiti per precetto religioso, trattenevano come ricompensa le [[Frattaglie|interiora]] che rivendevano come farcitura insieme a pane e formaggio. Cacciati da [[Ferdinando II d'Aragona]] detto ''il Cattolico'', questa attività venne continuata dai caciottari palermitani. In realtà, il consumo di interiora, particolarmente diffuso a Palermo, è tipico di quelle comunità dove, al consumo di carne dovuto alla presenza di famiglie nobiliari, corrispondeva un utilizzo degli scarti della macellazione da parte del popolo.<ref name="taccuinistorici">{{cita web|url=http://www.taccuinistorici.it/ita/news/medioevale/cibo-di-strada/pani-ca-meusa-pane-con-la-milza.html|titolo=Pani cà meusa (pane con la milza)|sito=taccuinistorici.it|accesso=9 giugno 2014}}</ref>
 
A Palermo, accanto al panino con la milza, troviamo per strada anche il panino con le [[panelle]] o le [[crocchè]] (cazzilli) oppure con la [http://www.crocche.it/specialita/rascatura/ rascatura], lo [[sfincione]], le [[stigghiola]], la [[Frittola (gastronomia siciliana)|frittola]], il musso, il carcagnolo, illa [[caldume]] (in [[lingua siciliana|siciliano]] chiamato ''la [[quarume]]''), il polpo, l'aringa, e tutta una serie di pietanze da consumare in piedi: [[Arancino|arancine]], [[Calzone|calzoni]], [[spiedino (rosticceria palermitana)|spiedini]], ravazzate.
 
== Note ==