Charlotte de Robespierre: differenze tra le versioni

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|Attività = scrittrice
|Nazionalità = francese
|PostNazionalità = , sorella dei noti rivoluzionari francesi [[Maximilien de Robespierre|Maximilien]] e [[Augustin Robespierre|Augustin de Robespierre]]
|Immagine = Charlotte Robespierre.jpg
|Didascalia = Charlotte de Robespierre
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== Biografia ==
Figlia di [[François de Robespierre]] e di Jacqueline-Marguerite Carrault, quando rimase orfana della madre e dopo l'allontanamento del padre dalla figlia, fu allevata dalle zie paterne insieme con la sorella Henriette, mentre i fratelli [[Maximilien de Robespierre|Maximilien]] e [[Augustin de Robespierre|Augustin]] furono affidati ai nonni materni. A 18 anni entrò con la sorella come borsista nel convento di Manarres, un'istituzione caritatevole a [[Tournai]] che istruiva le ragazze povere, che lasciò a ventuno anni per trasferirsi a [[Parigi]] con Maximilien, quando questi iniziò a frequentare il [[Lycée Louis-le-Grand|liceo Louis-le-Grand]]. Vissero insieme finché, nel 1789, il fratello maggiore fu eletto deputato del [[Terzo Stato]] e si trasferì a [[Versailles]], mentre ella tornò ad Arras per vivere con il fratello minore Augustin, che aveva appena terminato gli studi.
 
Nel 1792 Maximilien li chiamò presso di sé a Parigi, nella casa di rue Saint-Honoré dove abitava a pensione presso i coniugi Duplay. I rapporti tra Charlotte e la signora Duplay si guastarono rapidamente e Charlotte preferì trasferirsi in un appartamento di rue Saint-Florentin. In quest'epoca fu chiesta in moglie da [[Joseph Fouché]], ma Charlotte respinse la richiesta a motivo del comportamento tenuto da Fouché durante la repressione della [[Assedio di Lione|rivolta di Lione]]. Dopo averlo accompagnato quando fu inviato come rappresentante dell'[[Assemblea nazionale]] a [[Tolone]] e [[Nizza]], ruppe anche i rapporti con il fratello Augustin e, su richiesta di Maximilien, preferì tornare ad Arras, ma si ristabilì poco dopo a Parigi in casa di un'amica.