Massimo Fagioli: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nicknak (discussione | contributi)
sistemo
Etichetta: Editor wikitesto 2017
Freud istituzionalizzato e Freud pensatore
Riga 26:
 
=== La nascita dell'analisi collettiva ===
Nel frattempo, nel 1975, [[Nicola Lalli]], responsabile dell'Istituto di psichiatria dell'[[Università degli Studi di Roma "La Sapienza"]], invita Fagioli a svolgere attività di supervisione di psichiatri e specializzandi che operavano in quel centro<ref>{{cita web|url=http://www.nicolalalli.it/pdf/fagioli.pdf|titolo=Tramonto di un'illusione. Dalla "fantasia" al potere|accesso=15 maggio 2018|formato=pdf|pagina="37"|data="2007"}}</ref>; a tali sedute, però, inizia in breve a partecipare un consistente numero di persone, non necessariamente operanti nel settore psichiatrico, ed in massima parte provenienti dal mondo della sinistra extraparlamentare, da ambienti operai e dalla scena artistica. Dall'originario seminario singolo, così, Fagioli passa a quattro incontri, su altrettanti giorni della settimana; è l'inizio della cosiddetta analisi collettiva.<ref name="Left del 18 febbraio 2017"/> Unitamente alle critiche radicali che Fagioli muove a [[Sigmund Freud]], tanto in interventi pubblici<ref>{{Cita news|autore=Luca Villoresi|url=http://www.associazioneamorepsiche.org/archiviostampa/?p=5248|titolo=Freud? È un imbecille|pubblicazione=Venerdì di Repubblica|data=15 marzo 1991|accesso=18 novembre 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20171206215635/http://www.associazioneamorepsiche.org/archiviostampa/?p=5248|dataarchivio=6 dicembre 2017|urlmorto=sì}}</ref> quanto, più in dettaglio, nei suoi scritti<ref>principalmente in Fagioli M, "Istinto di morte e conoscenza", L'Asino D'Oro, Roma, 2017.</ref>, l'analisi collettiva richiama l'attenzione dei giornali.<ref>{{Cita news|autore=Giuliano Zincone|url=http://www.associazioneamorepsiche.org/archiviostampa/?p=234|titolo=A Roma è scoppiato l'Anti-Freud|pubblicazione=Corriere della Sera|data=12 marzo 1978|p=1|accesso=18 novembre 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20171213210521/http://www.associazioneamorepsiche.org/archiviostampa/?p=234|dataarchivio=13 dicembre 2017|urlmorto=sì}}</ref> Essa si caratterizza per un principio di gratuità, nonché di anonimato di quanti vi partecipano; per Fagioli, non conta l'identità sociale del paziente, ma la dinamica umana, e pertanto universale, che nell'ambito del setting analitico di gruppo può manifestarsi. Dopo i primissimi anni, tuttavia, Giancarlo Reda, direttore dell’Istituto di Psichiatria de [[Università degli Studi di Roma "La Sapienza"|"La Sapienza”]], impone a Fagioli di concludere i seminari, con la giustificazione che i risultati della ricerca, che avrebbero dovuto giustificare l'esistenza dei seminari stessi, non erano né controllabili né validabili.<ref>{{cita web|autore=Nicola Lalli|url=http://www.nicolalalli.it/pdf/novita/passatoepresente.pdf|titolo=Passato e Presente|accesso=17 maggio 2018|formato=PDF|lingua=italiano|pagina=21|citazione=Non si discuteva sulla validità o meno della ricerca e della terapia, ma si sosteneva che essendo questa non controllabile (per mancanza di cartelle cliniche ecc.) non era nemmeno validabile.|anno=2004}}</ref> Nel novembre del 1980, quindi, Fagioli è costretto a lasciare i locali dell'Unità Esterna dell'Istituto di Psichiatria di [[Villa Massimo]] (dove era potuto rimanere fino ad allora grazie all'interessamento dello stesso Lalli<ref>{{cita web|autore=Nicola Lalli|url=http://www.nicolalalli.it/pdf/novita/passatoepresente.pdf|titolo=Passato e Presente|accesso=17 maggio 2018|formato=PDF|lingua=italiano|pagina=22|citazione=[...] i gruppi gestiti dal Dr. Fagioli si sono già allontanati da Villa Massimo, e con una libera decisione presa dai partecipanti in data 4 novembre 1980. Infatti nonostante un clima invivibile, l’attività psicoterapeutica ha resistito ed è continuata appunto fino al 4 novembre, quando ogni ulteriore permanenza sarebbe diventata puro masochismo.|anno=2004}}</ref>), e continua l'analisi collettiva nel proprio studio privato nel quartiere romano di [[Trastevere]].<ref>Fagioli M, "Una vita irrazionale (Lezioni 2006)", Nuove Edizioni Romane, Roma, 2008.</ref> Del 1980 è anche il volume-intervista "Bambino, donna e trasformazione dell'uomo".<ref>Fagioli M, "Bambino, donna e trasformazione dell'uomo", L'Asino D'Oro, Roma, 2013.</ref> In realtà scorrendo le opere di Fagioli a proposito di Freud la critica è chiaramente esposta e riguarda il Freud idealizzato, istituzionale, «burattinaio sadico e invidioso», che impedisce tra l'altro l'ascolto del Freud pensatore <ref>Massimo Fagioli, ''Psicoanalisi della nascita e castrazione umana'', [[Nuove Edizioni Romane]], Roma 1978, p. 22</ref>.
 
=== Il rapporto con il cinema, l'architettura, la scultura e la poesia ===