Smemorato di Collegno: differenze tra le versioni

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Il caso dello '''smemorato di Collegno''', noto anche come '''caso Bruneri-Canella''', è un famoso caso giudiziario e mediatico che si svolse in [[Italia]] tra il 1927 e il 1931, riguardante un individuo affetto da [[amnesia]] ricoverato presso il manicomio di [[Collegno]]. Egli fu identificato dalle rispettive famiglie sia come il professor Giulio Canella, disperso durante la [[Prima guerra mondiale]], sia come il latitante Mario Bruneri. La questione della sua identità fu oggetto di discussione sia sui giornali sia nei tribunali. Sebbene il [[processo civile]] avviato per la sua identificazione avesse stabilito che lo ''smemorato'' fosse in realtà Bruneri, la famiglia Canella continuò a riconoscerlo come il proprio congiunto.
 
A causa dell'interesse mediatico suscitato dalla vicenda lo «smemorato di Collegno» divenne lo smemorato per [[antonomasia]] e l'espressione entrò nell'uso comune per indicare «una persona molto disattenta, che dimentica qualsiasi cosa» o in particolare «chi finge di non capire», «chi fa il finto tonto/il pesce nel barile».<ref>{{cita libro|capitolo=Smemorato di Collégno|autore=M. Castoldi|autore2=U. Salvi|titolo=Parole per ricordare. Dizionario della memoria collettiva. Usi evocativi, allusivi, metonimici e antonomastici della lingua italiana|editore=Zanichelli|anno=2003|p=363|ISBN=9788808088789}}</ref>
 
== Gli eventi iniziali ==